Ancora una segnalazione al nostro giornale sui disservizi della continuità territoriale aerea e in particolare sull’assenza totale di voli pomeridiani da e per Cagliari operati da Aeroitalia per tutto il mese di maggio, come già denunciato qui dalla nostra lettrice Roberta. Un taglio che, dicono i nostri lettori, oltre a danneggiare i cittadini, mette in discussione l’effettiva tenuta del servizio pubblico finanziato con risorse pubbliche.
Secondo quanto riscontrato, i voli previsti dalla convenzione dovrebbero essere sei al giorno per direzione (sei in arrivo, sei in partenza). Nella realtà, però, se ne contano solo cinque da e per Milano, con la fascia centrale – quella pomeridiana – completamente eliminata. Una fascia strategica, soprattutto nei fine settimana e per chi, per esigenze personali o lavorative, necessita di una maggiore flessibilità.
“Anche noi ci troviamo nella stessa situazione – racconta Mauro Mulas residente in Sardegna ma con la famiglia a Milano – Per tutto maggio non ci sono voli pomeridiani, e se devo spostarmi con mio figlio per ragioni familiari, sono costretto a prendere il volo del mattino, facendogli perdere un’intera giornata di scuola, oppure arrivare in serata molto tardi”. Una situazione che si complica ulteriormente per chi, come Mauro, lavora nel turismo: “Sono titolare di un tour operator, e questi disservizi rischiano di penalizzare i flussi turistici, proprio in un mese cruciale come maggio”.
Non mancano le critiche anche al servizio clienti della compagnia: “Abbiamo provato a chiamare per chiarimenti – racconta ancora – ma ci hanno risposto ragazzi evidentemente impreparati, che ci hanno invitato ad aspettare perché forse i voli verranno reinseriti. Ma intanto noi paghiamo, e paghiamo tanto, per un servizio incompleto”.
Al centro della questione c’è il contratto di continuità territoriale, finanziato dalla Regione Sardegna con fondi pubblici e affidato ad Aeroitalia dopo una procedura selettiva. “Ma chi vigila sull’effettiva applicazione del servizio? Chi controlla che la compagnia mantenga gli orari e le frequenze previste? Chi interviene quando, come in questo caso, viene meno una parte essenziale dell’offerta?”, si chiede Mauro. Da più parti si sollecita intanto l’intervento di un organismo di vigilanza efficace, che garantisca il rispetto degli impegni e tuteli davvero il diritto alla mobilità dei cittadini sardi.












