La guerra dell’acqua dai banchi del consiglio si sposta, e si accentua, a suon di dichiarazioni: dopo l’intervento del sindaco Garau che ha scaricato la “colpa” del passaggio all’ente Abbanoa alla precedente amministrazione, arriva la replica da parte dell’opposizione, che negli anni “incriminati” governava la cittadina. “Non abbiamo colpe per questo tragico passaggio”, ha dichiarato il sindaco Beniamino Garau due giorni fa, “una gestione scellerata da parte di chi mi ha preceduto”.
Il riferimento è chiaro e inequivocabile e chiama in causa Francesco Dessì e la sua giunta che hanno amministrato sino a tre anni fa. “Sin dall’inizio del suo mandato – spiega Dessì – il sindaco Garau, confusionario su tutti i fronti e incapace di risolvere i problemi, scarica le responsabilità all’Amministrazione precedente, ma si prende i meriti di progetti ideati e deliberati, come il progetto di Liori e il risanamento Perd’e Su Gattu e tanti altri dalla precedente amministrazione”. Duro anche Silvano Corda, oggi consigliere di minoranza, che ricorda la “Lettera aperta al Sindaco di Capoterra Beniamino Garau e alla sua maggioranza” in cui nel luglio 2022 chiedeva: “Dal mio punto di vista di consigliere di minoranza, attento al bene comune da sempre e non da oggi, la invito a rinunciare all’ingresso in Abbanoa. Grazie a questa rinuncia recupererebbe credibilità agli occhi dei capoterresi nell’interesse comune.
Nulla sarà perduto, avrà l’appoggio della minoranza se rispetta gli impegni assunti da lei e dai suoi durante la campagna elettorale, siamo con lei, ci crediamo ancora: mai con Abbanoa.
La invito nel nome del buon senso e della ragione a fare retromarcia con il nostro sostegno, qui e ora, senza andare a cercare delibere datate 2008 nel nome dell’alluvione che comunque non hanno avuto seguito, se non per tamponare un’emergenza che persiste ancora nella tragica memoria collettiva storica Capoterrese.
Non firmi quest’adesione, sarà lei a farsi’ che i cittadini avranno una bolletta non firmata dal funzionario del comune come è sempre stato ma da un funzionario Abbanoa, non faccia soffrire la cittadinanza che rappresenta e con la quale ha un patto da rispettare.
Abbanoa non è necessaria alla nostra comunità, a bilancio abbiamo risorse sufficienti per essere autonomi, perché utilizzare i soldi dei capoterresi per pagare le proprie indennità o per inutili (visti i risultati in termini di consenso) esperti di comunicazione?
Serve uno staff d’esperti per scattare dei selfie in situazioni pubbliche istituzionali?
Come mai vi è una netta discriminazione tra Capoterra e lottizzazioni, ma scusi lei non era il paladino della coesione territoriale? Perché le lottizzazioni non passeranno ad Abbanoa e noi si? Adesso si che tra Capoterra e le lottizzazioni c’è un vero divario.
Le chiedo a nome della comunità di non svendere Capoterra in mano a privati”.












