Una boccata d’ossigeno è la decisione da parte delle istituzioni regionali di incrementare le risorse per gli enti locali con la manovra di assestamento di bilancio. Un intervento su cui Anci Sardegna aveva lavorato di comune accordo con l’assessore al bilancio Giuseppe Fasolino e che l’aggravarsi della crisi pandemica non aveva reso possibile realizzare in passato.
“Una decisione importante che va incontro alle tante emergenze che i comuni devono affrontare quotidianamente e a favore delle comunità in termini di servizi e nuove opportunità” dichiara il Presidente del Consiglio Regionale Alberto Urpi.
Il Fondo Unico degli enti locali, istituito con la LR 2/2007, ha costituito la fonte maggiore di finanziamento dei comuni e delle province.
“L’apprezzamento dei comuni sardi riveste particolare importanza poichè avviene in un momento in cui lo Stato taglia i finanziamenti ai comuni”. aggiunge il Presidente del comitato esecutivo di Anci Sardegna Emiliano Deiana.
“Ci sarà un incremento dei servizi sociali, degli aiuti alle famiglie e alle imprese attraverso investimenti che gli enti locali, nella loro autonomia, gestionale potranno affrontare. Un aumento del 21% va incontro a molte delle emergenze rilevate con l’aumento dei costi energetici e i rincari delle materie prime che pesano moltissimo anche sugli appalti pubblici”, aggiungono gli esponenti di Anci Sardegna.
“Auspichiamo che la misura diventi strutturale perché è uno di quegli interventi che assume rilevanza strategica per l’intera Sardegna a prescindere dagli orientamenti politici”, concludono Alberto Urpi ed Emiliano Deiana.












