di Jacopo Norfo
La campagna elettorale a Cagliari è finita. E il Comune fa marcia indietro in uno dei temi più cari al sindaco Massimo Zedda: i progetti per i disabili. Con una determina che parla chiaro. E’ stato revocato l’avviso pubblico per l’erogazione dei contributi ad associazioni ed enti sportivi iscritti nel relativo albo, per progetti di promozione e diffusione dello sport in favore di soggetti diversamente abili, pubblicato lo scorso 24 maggio.
Un flop clamoroso, ma con colpe che evidentemente non sono solo del Comune. La Regione infatti non dà al Comune le risorse e le risposte che vorrebbe, e questo si legge chiaro nella determina di questa settimana del Comune. Però il 23 maggio, a pochi giorni dalle elezioni, il Comune aveva pubblicato un avviso pubblico, annunciando importanti azioni per la promozione e la diffusione di attrività sportive a Cagliari, a favore dei soggetti diversamente abili. Ora, due settimane dopo, scopre che il progetto non è fattibile: si tratta di un chiaro autogol politico, il Comune che torna indietro proprio nelle politiche sociali, beffando i più deboli.
Il motivo? Lo spiega nei dettagli proprio il Comune: “Il servizio Politiche sociali del comune di Cagliari ha rappresentato alla Regione le gravi criticità della disposizione per la quale il comune di Cagliari dovrebbe assegnare i fondi per l’intero territorio della provincia e con riferimento agli altri Ambiti PLUS ricadenti- si legge nella determnina- e farsi carico dei controlli e delle rendicontazioni, pur in assenza di un ruolo di coordinamento nei confronti degli altri ambiti PLUS; con la stessa nota è stato richiesto di disporre l’assegnazione al Comune di Cagliari della sola quota parte per il relativo ambito territoriale PLUS; in attesa dei riscontro da parte della RAS – Direzione generale delle Politiche sociali Servizio interventi integrati alla persona – si intende revocare con effetto immediato l’avviso pubblico, con relativi allegati, approvato con determinazine dirigenziale n. 4818 del 23.05.2016, dedicato alle azioni di promozione e diffusione dello sport in favore dei soggetti diversamente abili, e procedere ad informare la cittadinanza attraverso la diffusione tramite il sito del Comune”. E non mancano le proteste inviate alla redazione di Cagliari Online.










