E’ bastato un vocal fake circolato nelle chat di whatsapp di mezza Sardegna per scatenare l’assalto ai supermercati. Si parlava dello sciopero degli autotrasportatori come causa di uno svuotamento degli scaffali e invitava la gente ad accumulare scorte per evitare di trovarsi in difficoltà a causa dei mancati rifornimenti ai centri di vendita dei generi alimentari. Una psicosi infondata. In tanti ci sono cascati. Ma inutilmente. “Il picco di vendite che si è verificato ieri in Sardegna ha interessato per lo più i punti vendita fuori dai grandi centri urbani, dove si è registrata una maggiore richiesta di beni confezionati di largo consumo”, conferma Federdistribuzione, associazione nazionale che raduna quasi 2 mila punti vendita nell’Isola, “a parte pochi casi limitati in cui ci possono essere stati dei disagi, non si sono verificate particolari criticità e non prevediamo problemi di disponibilità dei prodotti a scaffale nei prossimi giorni. Occorre inoltre evitare che allarmi ingiustificati alimentino ulteriori preoccupazioni tra le persone.”











