Viviamo in una Sardegna dove i politici arrestati (quasi) non fanno più notizia. Per non parlare di quelli indagati, inquisiti, sotto processo: come se fosse normale, mentre i poveri cittadini pagano le tasse sino all’ultimo centesimo anche quando non hanno un lavoro. Ci sono politici che a volte finiscono doppiamente sotto inchiesta, ma nonostante questo mantengono ben salda la loro poltrona dorata in consiglio regionale. Ci sono politici che si spartiscono i posti pubblici, anche nelle Agenzie, nel silenzio assoluto infranto per fortuna dalle nostre Procure. Come quella di Oristano, che lavora benissimo e che qualcuno- stranamente, si potrebbe dire- ora vorrebbe addirittura sopprimere.
Viviamo in un’isola dove le tangenti stanno diventando la regola, come nel 1994. Dove la costruzione di strade importanti come la Sassari-Olbia finisce al centro di un valzer di mazzette, gli amici che aiutano gli amici con assist milionari. Sindacopoli, si dice: ricordate il deputato che il giorno dell’arresto del sindaco di Borore gli esprimeva subito la solidarietà su Fb? Solo strane amicizie. Viviamo in un’isola dove i politici si votano da soli: come nella nuova Città Metropolitana di Cagliari, dove i cittadini sono stati clamorosamente esclusi dalle scelte e a votare sono stati solo gli amministratori comunali. Sulla nostra testa, come sempre, ma in maniera lampante. Tutto avviene quasi in modo beffardo, come se il popolo sardo quasi non contasse nulla. Viviamo nell’isola dove tanti consiglieri regionali utilizzavano i nostri soldi per acquistare maialetti, Mont Blanc, libri di storia come nel caso di Mario Diana. O organizzavcano matrimoni con i soldi dei sardi, come nel caso di Carlo Sanjust, tanto per non dimenticare. Amministratori pubblici, funzionari di enti e politici coinvolti nella nuova retata di arresti di oggi a Sindacopoli: la Sardegna come Roma, come il Veneto, tutto il mondo è Paese sopra le nostre teste.
Nel frattempo la povertà aumenta, a livelli vertiginosi, a Cagliari e in Sardegna. Chiedetevi perchè allora, la gente non si fida più dei politici e perchè il Movimento 5 Stelle faccia un bagno di folla a Sant’Elia. I soliti noti vengono indagati, inquisiti, arrestati, per reati pesanti. E c’è addirittura chi continua a votarli.












