Pedinamenti, risse e spedizioni punitive, organizzate e compiute sapendo di poter contare su decine di persone. Eccoli, gli Sconvolts arrestati e indagati che erano riusciti, secondo le accuse, a tirare su un’associazione per delinquere che, sin dal 2018, ha portato a scontri e pestaggi con altre tifoserie. Quattro persone, stando all’ordinanza del gip Roberto Cau, erano i coordinatori ufficiali del gruppo: si tratta di Mattia Secci e del fratello Stefano (ventuno e ventisei anni), del 33enne Matteo Sciarrone e di Giacomo Flore, trentaquattro anni: sono loro ad aver costituito, dentro il gruppo Sconvolts 1987, “una associazione per delinquere finalizzata al compimento di una serie indeterminata di reati connotati da violenza alla persona, ed in particolare percosse alle persone, risse, minacce, attentati alla sicurezza dei trasporti o danneggiamenti”. In particolare, Sciarrone e i fratelli Secci hanno coordinato le attività degli altri associati per cercare i tifosi delle squadre ospiti e individuare le occasioni più propizie per lo scontro fisico, organizzare pedinamenti e agguati, attentati ai mezzi di trasporto dei “rivali” e risse. È stato Flore a occuparsi di tenere i cordoni economici del gruppo, la polizia gli ha trovato e sequestrato 53mila euro, denari ottenuti con la vendita di magliette e sciarpe, ma anche semplici collette. Soldi utili a tenere la sede e pagare le trasferte.
A Uta, con l’operazione svolta da polizia a Digos, sono finiti i fratelli Secci, Sciarrone, il 37enne Michele Urru e il 33enne Manuel Arru. Il “tesoriere” Flore è ai domiciliari, stessa misura adottata dal gip nei confronti di altri dodici ultras: Diego Trillocco, 42 anni, il 42enne Simone Marras, Michele Granella (28), il 31enne Alessandro Loi, il 42enne Simone Marras, Yuri Massa, 41 anni, Mattia Mulliri di 42, il ventunenne Marco Oddo, il 25enne Marco Podda e Simone Podda, di 37 anni, Andrea Ortu, 32, e ancora il 27enne Paolo Vaccargiu e il 23enne Mario Zoccheddu. Poi, una sfilza di Sconvolts com obbligo di dimora: undici, si tratta del 29enne Davide Melis, del 36enne Matteo Cau, del 23enne Gabriele Mereu, del 44enne Francesco Fullone, di Gabriele Mereu, 23 anni, di Andrea Murru di ventotto e del 24enne Francesco Piga, del ventottenne Mario Sollai, del 21enne Luca Serra, di Andrea Zedda, ventenne, del 24enne Matteo Zucca e di Giuseppe Verdesca, 43 anni. Quattro ultras con l’obbligo di firma: Marco Carta, Alessio Cogoni, Oscar Dessì e Giuseppe Aresu, rispettivamente di 33, 32, 35 e quarantadue anni. Poi i tre indagati a piede libero, tra i quali figura l’ex capitano e attuale dirigente del Cagliari Calcio Andrea Cossu, accusato del reato di associazione esterna. Oltre a lui ci sono anche Diego Toro e Luigi Piras, di trenta e 37 anni. Accuse, soprattutto quelle mosse ai 18 arrestati, molto pesanti: sarà ora compito dei loro legali, carte alla mano, imbastire una strategia difensiva per dimostrare la loro eventuale innocenza.













