Si è trasferita nella grande città dove ha trovato il successo come cantante: tante le cover intonate sino al grande debutto, a dicembre, con il suo Lùghe che è l’EP d’esordio. È stata selezionata per la grande manifestazione che ogni anno richiama decine di migliaia di persone alle giornate dedicate alla musica “e di questo sono molto contenta” ha commentato Viò a Casteddu Online. Il suo è un lavoro di cinque tracce per urlare al mondo il bisogno di lasciare alle spalle tutte le insicurezze che minacciano il proprio percorso, mentre con coraggio si prosegue nel cammino per ritrovare se stessi. Il termine “lùghe”, che in dialetto sardo significa “luce”, vuole infatti descrivere il momento in cui si fa pace con il proprio io, quell’attimo in cui si ritrova la pace dei sensi e si accettano con sollievo le condizioni del proprio essere.
Lùghe coniuga sonorità di chiara ispirazione r&b con testi che richiamano l’antica tradizione sarda, permettendo alla voce di Viò di risaltare, proprio come la sua terra d’origine ed il mare, che nello specifico rappresenta il posto migliore per evadere e per rigenerarsi.
L’amore verso la sua Isola e le tradizioni legate ad essa, d’altronde, fanno parte del suo dna da sempre: prima il nonno e poi il papà hanno ricoperto il ruolo dei miliziani di Sant’Efisio, simboli indiscussi e ben conosciuti non solo a Capoterra.









