Villasimius, una “regia politica’” dietro gli esposti anonimi contro la Giunta Dessì

Polemica aperta a Villasimius. Secondo la polizia giudiziaria “provengono dalla medesima persona”, al fine di alimentare una campagna denigratoria con la rivelazione di presunti illeciti


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Una ‘regia politica’ al fine di alimentare una campagna denigratoria contro la Giunta comunale di Villasimius guidata dal sindaco Gianluca Dessì. E’ quanto emerge dalle annotazioni finali della polizia giudiziaria, nella fattispecie la Guardia di Finanza di Cagliari, al termine delle indagini scaturite dalla serie di esposti anonimi pervenuti  alla Procura della Repubblica, che hanno visto coinvolta l’intera Giunta del Comune di Villasimius e aventi ad oggetto, in particolare, concessioni demaniali “privilegiate” e “l’aumento degli indici di edificabilità” di terreni riconducibili anche alla famiglia del sindaco Dessì.

I suddetti esposti avevano innescato l’apertura dei procedimenti per le ipotesi di reato di abuso d’ufficio, con il conseguente avvio delle indagini e delle perquisizioni presso la sede del Comune di Villasimius. La vicenda si è conclusa il 24 gennaio 2018 con la richiesta di archiviazione del procedimento da parte della Procura della Repubblica, rilevato che, alla luce degli accertamenti  effettuati dalla P.G., l’accusa non è sostenibile in giudizio in quanto si è dimostrata infondata.

Accuse dietro le quali, secondo le annotazioni della Guardia di Finanza, “appare verosimile l’esistenza di ‘una regia’, probabilmente politica, che alimenta una sorta di campagna denigratoria e/o rivelazione di presunti illeciti commessi dall’attuale Giunta comunale”. Una regia riconducibile, a parere della P.G., a una medesima persona:“Pare opportuno sottolineare che a parere di questa  PG tutti gli esposti anonimi pervenuti e oggetto di deleghe provengono verosimilmente dalla medesima persona, che possiede, o ha posseduto accesso agli uffici comunali e ad informazioni riservate del Comune di Villasimius, allegando in alcuni casi documenti interni e precise indicazioni, diversamente impossibili da reperire”.

Con una serie di e-mail oggi al vaglio degli inquirenti sarebbero state impartite tutte le indicazioni sul contenuto delle contestazioni che poi sono state inserite nell’esposto che ha portato all’indagine avente ad oggetto il comparto edificatorio S’Argalla (i terreni riconducibili anche alla famiglia del sindaco Dessì), anticipando la successiva decisione della minoranza di abbandonare l’aula in occasione della seduta del Consiglio comunale che si è svolto il 15 ottobre 2015.

La P.G. ha evidenziato infatti l’esistenza di numerose e-mail che indicano tra i mittenti e/o i destinatari sempre le stesse persone appartenenti alla vecchia amministrazione, ora minoranza, oltre che responsabili di delicati uffici del Comune di Villasimius.

In particolare, è agli atti una e-mail inviata in data 13 ottobre 2015, nella quale vengono impartite disposizioni minuziose destinate a consiglieri comunali di minoranza circa la tattica da adottare durante il Consiglio comunale del 15 ottobre, avente ad oggetto, per l’appunto, i piani volumetrici del comparto edificatorio S’Argalla. Una univocità di contenuti tra mail, esposto e verbale del Consiglio comunale che ha consentito alla polizia giudiziaria di ipotizzare un’unica e identificabile regia dietro gli esposti anonimi.

“Sono talmente disgustato dai risvolti di questa vicenda che sto meditando seriamente di non ricandidarmi, perché gli attacchi personali giunti contro di me e contro la mia Giunta, chiamando in causa addirittura la Giustizia, non sono degni di una comunità civile. Chi ha architettato questo disegno ha non solo pianificato a tavolino di screditare chi legittimamente ha vinto le elezioni, ma ha costretto quest’amministrazione a un portare avanti un’azione legale che ha determinato una situazione di stallo durata tre anni e costretto i cittadini a pagare per quest’azione legale”, commenta il sindaco Gianluca Dessì.  “Ora occorrerà valutare molto bene se ci siano le condizioni per formare un gruppo coeso in vista delle prossime elezioni – aggiunge il sindaco – e se queste condizioni non dovessero sussistere, abbandonerò, pur con rammarico, l’impegno pubblico, e tornerò a occuparmi del mio lavoro e della mia famiglia”.


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