Viking Sky, nave da crociera alla deriva e in balia del vento davanti alle coste della Norvegia

Non è ancora dato sapere se tra i crocieristi vi siano italiani, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per una vicenda che comunque ci fa ricordare le premesse di quanto accadde al “Giglio” e che sicuramente costituisce un monito e un precedente importante


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Non è dato sapere se poteva accadere un nuovo caso “Costa Concordia”, ma la notizia fa rabbrividire comunque, ed è immaginabile lo stato d’animo di chi sta vivendo, almeno per qualche momento, qualcosa di analogo a quanto accadde all’Isola del Giglio il 13 gennaio di sette anni fa. Questa volta, però è accaduto al largo della Norvegia, quando i motori della Viking Sky, la meganave da crociera varata da Fincantieri due anni fa, si sarebbero improvvisamente spenti, mentre la nave era nel pieno della navigazione in mezzo a forti venti con raffiche a 70 km/h e a una violenta grandinata nelle acque di Hustadvika. Così il comandante del colosso del mare, in balìa delle onde e delle correnti, è stato costretto a dare il via alle operazioni di evacuazione dei 1.300 passeggeri. Per quanto è dato sapere, infatti, l’imbarcazione si starebbe dirigendo velocemente e senza controllo contro la terra ferma e le unità di soccorso stanno cercando di portare a terra tutti i viaggiatori compreso i membri dell’equipaggio. Il comune di Fræna che sarebbe il più vicino al gigante oceanico, ha istituito un’unità di crisi. Non è ancora dato sapere se tra i crocieristi vi siano italiani, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per una vicenda che comunque ci fa ricordare le premesse di quanto accadde al “Giglio” e che sicuramente costituisce un monito e un precedente importante, che sicuramente avrà spinto il comando della Viking Sky ad una tempestiva evacuazione come quella in atto.


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