Villanovaforru – Clamorosa bocciatura da parte della sovrintendenza speciale di Roma di uno dei due progetti del mega parco eolico: “Sostanziale sostituzione del patrimonio culturale e del paesaggio con impianti di taglia industriale per la produzione di energia elettrica” è la motivazione. È noto anche agli esperti che non si tratta di un capriccio dei sardi quello di reclamare il diritto a opporsi all’installazione delle mega torri. A darne notizia è il primo cittadino di Villanovaforru Maurizio Onnis, in prima linea sin dall’inizio, nella battaglia contro l’assalto delle multinazionali al territorio. “La prima vera buona notizia. Uno dei due progetti riguardanti Villanovaforru è stato pesantemente bocciato dalla sovrintendenza speciale di Roma. La sovrintendenza speciale venne creata un paio d’anni fa da Draghi proprio per sveltire le autorizzazioni e soverchiare i pareri delle regioni e delle sovrintendenze locali: non la si può certo sospettare di essere dalla parte degli “indigeni”. Eppure la bocciatura, lungo un documento di 40 pagine, è assoluta e inequivocabile. Persino i burocrati romani notano, ad un certo punto, come in Sardegna la corsa ad eolico e fotovoltaico sia tale «da prefigurare la sostanziale sostituzione del patrimonio culturale e del paesaggio con impianti di taglia industriale per la produzione di energia elettrica», molto oltre il pesante carico già affibbiato dal governo all’isola per il 2030”. La sovrintendenza speciale dà insomma al ministero dell’ambiente parere fortemente negativo. “Il parere non è vincolante, ma se autorizzasse il progetto, ora, il ministero muoverebbe da una valutazione esclusivamente politica, asfaltando la popolazione, il territorio, il paesaggio e qualsiasi ragionamento di buon senso” spiega Onnis.













