L’iniziativa “Sea door 50”, da un progetto del trombettista Riccardo Pittau, è un’idea visionaria che unisce la musica alla lotta contro le mega torri e la speculazione del territorio. 11 agosto, questa è la data prevista per l’iniziativa che, da quando è stata annunciata qualche giorno fa, ha già richiamato l’attenzione di centinaia di persone che hanno promesso di non mancare all’appuntamento. “Sarà un piacere per me partecipare all’iniziativa, credo che le diverse forme d’arte non siano solo un mezzo di intrattenimento ma possono avere un ruolo, anche di protesta, che dia un forte segnale in questo caso contro l’invasione indiscriminata delle pale eoliche, solita operazione di stupro della nostra terra” spiega il musicista Andrea Sanna che assieme a tanti colleghi ha deciso di appoggiare questa singolare forma di protesta.
“Molti amici cominciano a mobilitarsi per darci una mano a combattere la speculazione eolica”. Le richieste di connessione a Terna per la Sardegna, per impianti che producono energia da fonti rinnovabili, al 30 giugno, tra eolico e fotovoltaico, sono quasi 720 le pratiche aperte. Nel complesso, la potenza di questi impianti raggiungerebbe i 56 GigaWatt. “Come termine di paragone – spiega Onnis – tenete presente che secondo il governo l’obiettivo dell’Italia per il 2030 è arrivare, su tutto il territorio dello Stato, a 80 GigaWatt di potenza installata. Altro termine di paragone: in 56 GigaWatt ci stanno oltre 9.330 pale eoliche uguali a quelle che vogliono piantare a Villanovaforru. Sono numeri inammissibili: ma anche molto ridotti portano con sé incalcolabili conseguenze ambientali, politiche e sulla qualità della vita dei sardi. Pensateci. E proviamo insieme a contrastare la nuova industrializzazione forzata della nostra isola”.












