di Giuseppe Vacca
Vivo da quasi 23 anni nel quartiere di Villanova, nel quale sono arrivato quando era in atto il fuggi fuggi generale. Avendo abitato precedentemente in Via dei Giudicati capirete bene il perché. Per tanti anni il quartiere è stato in balia di se stesso, esisteva una ZTL (mai fatta rispettare), le strade erano piene di buche (gli ultimi lavori, a memoria dei residenti vennero effettuati nel 1948/1950), si era senza illuminazione.
Il problema parcheggio c’era, come c’è adesso, in quegli anni ho avuto una piccola disponibilità economica che mi ha permesso di versare l’anticipo per l’acquisto del parcheggio in struttura a valle dell’ex Unione Sarda ( sottolineo che oggi le mie condizioni economiche non me lo permetterebbero).
Attorno al 2005/2006 ( giunta Floris) si iniziarono ad aprire alcuni spiragli, vedevano finalmente il quartiere in grado di fare un balzo in avanti con il rifacimento delle strade e dei sottoservizi. I lavori vennero presentati dall’allora Assessore Onorato il 1 aprile 2010 (non è uno scherzo ma più tardi si rivelerà tale) ad una riunione della Circoscrizione N° 1 alla quale partecipai, nell’occasione venne illustrato anche il piano della futura pedonalizzazione.
La discussioni interna al quartiere sfociò in seguito nella costituzione del comitato spontaneo “ABtanti di Villanova” perché come cittadini attivi ci informammo su cosa e come doveva essere pianificata una pedonalizzazione. Osservammo i migliori esempi Italiani e vedemmo che nessuna delle opere preparatorie era stata pianificata. Venimmo etichettati come quelli “contro la pedonalizzazione” perché è facile etichettare con un “Contro”, noi siamo ed eravamo a favore di un processo condiviso, la documentazione presente in rete ne è testimone.
A distanza di tanti anni vorrei informare chi legge delle tante cose sospese che riguardano il quartiere: abbiamo fatto inserire e approvare una norma sugli SMS mai entrata a regime, abbiamo ricordato più e più volte che nel quartiere vivono e vivevano molte persone che ricevono 20 € al giorno di pensione (tenere la macchina in parcheggio costerebbe il 12 % della stessa), siamo stati per 17 anni senza alcuna struttura sportiva (quindi chi ha figli piccoli come me ha dovuto utilizzare l’auto), con la zona pedonale realizzata abbiamo dovuto attendere forse 2 anni per avere un mezzo pubblico che ha un tragitto che non ci serve, mancano i sistemi di sorveglianza su 2/3 dell’area pedonale che è percorsa da tutti quelli ce arrivano da nord e tanto e tanto altro.
Amo il mio quartiere, mai e poi mai andrò via, tuttavia la tanto sbandierata democrazia partecipata residente a palazzo Bacaredda ,che doveva salvare Cagliari, fa acqua da tutte le parti. A Villanova procede senza soste il processo di Tavolinizzazione e Gentrificazione. La soluzione: basterebbe incontrare i residenti per capire le esigenze e non fermarsi nelle piazze (dove prima giocavano a pallone i ragazzini) solo per un aperitivo.













