I sei Rom che occupavano l’ex mattatoio ai bordi della Ss 554 a Quartu non ci sono più. Sono stati fatti sgomberare e riaffidati ai Comuni di competenza. Una mossa indispensabile per arrivare al via libera definitivo, da parte della Giunta Milia, per la riconversione dell’edificio: sarà la casa della Protezione Civile e il deposito delle attrezzature delle associazioni sia della Prociv che del volontariato. Servono 1,7 milioni di euro, soldi attualmente non nelle casse comunali, ma la stessa amministrazione guidata dal sindaco Graziano Milia sa dove andare a pescarli: “Parteciperemo a bandi regionali e nazionali”, avvisa il vicesindaco Tore Sanna, “e già da aprile 2024 verificheremo nell’avanzo di amministrazione se c’è il tanto per destinare già una parte di tutti i soldi necessari”. Non solo Provic, nel caseggiato troveranno spazio anche gli uffici del Coc, “il centro operativo comunale”, specializzato e sempre in prima linea quando ci sono emergenze o calamità naturali da gestire. Gli operai dovranno realizzare vari interventi, anche gli allacci alla rete fognaria con la riattivazione del depuratore già presente.
Le spese di gestione per il Comune saranno ridotte all’osso, o proprio nulle: “Piazzeremo sul tetto un apposito impianto fotovoltaico”, prosegue il vicesindaco di Quartu, “per garantirci un’autosufficienza per i consumi dell’energia elettrica. Entro aprile sarà pronto il progetto esecutivo”.









