Un’altra attività che non resiste e abbassa le saracinesche. Dopo quindici anni chiude lo storico “Laboratorio d’arte orafa”, aperto alla fine degli anni Novanta in via Catalani e poi trasferito in via Pergolesi e di recente in via Grazia Deledda, sempre a Cagliari. Un’altra vittima della crisi. “Troppe tasse e un sistema monetario che non ti permette di vivere – spiega il titolare Carlo Cocco – Impossibile lavorare qui con una situazione economica generale devastante”.
L’alternativa è la vendita on line. “Cercherò altri canali di vendita, magari sul web – continua Carlo Cocco – e rivolti ai mercati della Cina e del Giappone, sicuramente non europei”. Pochi clienti e vendite ridotte al minimo da tempo. “Non ci sono soldi – aggiunge l’orafo – e quei pochi se li prendono le banche. Noi imprenditori siamo diventati i bancomat delle banche, lavoriamo per loro. Fortunatamente il talento non me lo possono rubare, continuerò a lavorare ma senza aprire nessun’altra attività a Cagliari”. Affitto del locale troppo alto? “Non più di tanto – conclude Carlo Cocco – pagavo 500 euro al mese, il problema sono tutte le altre tasse e spese aggiuntive”.










