La lunga strada commerciale di Cagliari perde smalto. Dall’incrocio con via Petrarca a piazza Repubblica negozianti storici e nuovi non sanno a che santo votarsi. “La pista ciclabile e i pochi parcheggi sono colpi da ko”
C’era una volta la via Dante dei tanti negozi, con un buon afflusso di clienti ed eventi nei mesi primaverili ed estivi. La storica via cittadina dello shopping – che, per importanza, si gioca il primato con via Roma – perde colpi. Gli scontrini battuti sono sempre meno, e il dito dei negozianti è puntato soprattutto sulla pista ciclabile, “non ci passa nessuno”, e sui parcheggi, “pochi e tutti a pagamento”. Crisi generale a parte, il coro è unanime: le grida di dolore arrivano sia da chi ha un’attività da decenni, sia da chi ha deciso di provare a fare business tra i vari chilometri alberati.
Sabrina Nonnis ha una merceria da oltre mezzo secolo, poco prima della rotonda di piazza San Benedetto. “Regna la tristezza, la pista ciclabile è utile per la città del futuro ma ci danneggia parecchio. Non sono sufficienti i parcheggi del multipiano di via Manzoni, i clienti sono diminuiti”. Nadia Al Naddaf, 30 anni, da dodici mesi fa i conti con una realtà amara, l’esatto contrario dei prodotti che vende: dolci. “L’aria è nera, non c’è passaggio di clienti, la pista ciclabile è un disastro anche per i fornitori. Via Dante è stata accantonata dai progetti del Comune, ci sentiamo come in periferia”. Antonio Dessì è uno degli storici cartolai: al lavoro ogni giorno da 50 anni all’angolo con via Tola. “La strada è stata trasformata, è a scorrimento unico perché non c’è più il doppio senso. Le auto sfrecciano e i parcheggi sono limitatissimi. Il Comune pensa a fare eventi solo al centro città, e si dimentica della nostra tradizione di via commerciale”.











