Una storia di due morti che sta assumendo connotazioni sempre più oscure e terribili. Monia Bortolotti, 27 anni, è stata arrestata a Padrengo, in provincia di Bergamo, con l’accusa di doppio infanticidio. La giovane, infatti, avrebbe ucciso (a un anno di distanza ) la sua prima bambina, Alice, di 4 mesi e poi il suo secondo bimbo, Mattia, di due. Le modalità sembrerebbero le stesse: soffocamento fatto passare per morte in culla.
Forti sospetti sono sorti alla morte del secondo bimbo a soli due mesi nell’ottobre dello scorso anno, avvenuta a circa un anno da quella della prima bimba, avvenuta nel novembre 2021. Poco dopo, la seconda gravidanza. In entrambi i casi la madre si trovava sola con i piccoli. Nel caso di Mattia, la madre avrebbe già tentato di soffocarlo quando aveva appena un mese ed era stato ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXII di Bergamo. Questo è ciò che pensano i Carabinieri che si stanno occupando di questo drammatico caso, e l’autopsia sul corpicino del piccolo Mattia sembrerebbe confermare i sospetti. Infatti, sono emersi segni di forte compressione, come se fosse stato stretto troppo forte, al punto di soffocarlo. È stato riesumato anche il corpicino della piccola Alice, e si presume abbia avuto le stessa sorte, ma soffocata con un cuscino. L’azione omicidiaria, secondo gli inquirenti, sarebbe sorta dal pianto dei bambini, insopportabile per Monia. Inoltre, la Bortolotti avrebbe costruito a tavolino anche la sua difesa, con post sui social che parlavano delle morti in culla e del suo dolore per la perdita dei suoi bambini.












