Controlli negli aeroporti. Al via le discussioni tra Regione, Ats e le società di gestione degli aeroporti sardi per dare il via alla sorveglianza nei varchi d’accesso all’Isola. C’è incertezza sulle modalità. Di sicuro nel frattempo i turisti nell’Isola stanno arrivando: sono stati 52mila i passeggeri transitati nell’aeroporto di Cagliari da venerdì a lunedì, numeri da piena stagione che confermano il trend di risalita verticale del traffico aereo nel capoluogo. Un dato che, da un lato, permette di ridare respiro a tutto il settore e al turismo in particolare, dall’altro un rischio per la variante Delta del Covid in via di diffusione in tutto il mondo.
Così Regione e aeroporti si stanno attrezzando. Questi ultimi metteranno a disposizione gli spazi all’interno degli scali, ma difficilmente, dopo mesi di ristrettezze con tanti lavoratori in cassa integrazione, riusciranno a mettere in campo il personale necessario per i controlli. Le preoccupazioni riguardano soprattutto i voli in arrivo da Gran Bretagna e Russia, zone ad alta incidenza di contagi da variante Delta.
Minori le preoccupazioni per i porti. Perché gli arrivi da altri scali marittimi nazionali garantiscono un filtro importante. Qualche timore per Porto Torres per il collegamento con la Spagna dopo il cluster di Maiorca. E per ferragosto, quando ad Olbia arriveranno i traghetti con a bordo passeggeri da tutto il mondo.











