Selargius ha accolto l’europarlamentare e vicesegretario della Lega Roberto Vannacci, protagonista di un incontro con i cittadini su Europa, identità e futuro. Dopo la presentazione del team Vannacci area Metropolitana di Cagliari, il generale ha affrontato i temi più caldi, a partire dall’energia e dall’ambiente: “Non ho mai negato il cambiamento climatico, ma serve adattarsi con intelligenza. Centrali idroelettriche, bacini, nuove infrastrutture. Le rinnovabili sono necessarie, ma vanno collocate con criterio: le pale eoliche non devono deturpare i paesaggi sardi, né i pannelli fotovoltaici essere imposti indiscriminatamente. Mi sento vicino a chi difende la propria terra. A Bruxelles, invece, molti hanno votato contro questa battaglia: è il segno di un’Europa che non tutela i nostri interessi”. Dall’ambiente l’intervento è passato all’economia: “L’Italia vive di piccole e medie imprese, ma il Green Deal ha favorito la delocalizzazione, mentre la Cina ad esempio, continua a costruire centrali a carbone. Così si penalizzano le aziende che creano lavoro e ricchezza”. Ampio spazio anche al settore agricolo e pastorale dell’Isola: “L’agropastorale è una risorsa straordinaria. I prodotti italiani sono eccellenza e il mondo è disposto a pagarla. Se abbandoniamo questa strada, rischiamo di perdere identità e cultura”. Il discorso si è chiuso con l’immigrazione e la sicurezza: “Chi ha diritto d’asilo deve chiederlo fuori dallo spazio Schengen, non una volta arrivato. Gli accordi sui rimpatri non vengono rispettati e l’immigrazione illegale crea tensioni e insicurezza”. Dal clima all’economia, fino ai flussi migratori, Vannacci ha tracciato un unico filo: la difesa delle identità nazionali contro le imposizioni di Bruxelles. “Il nostro obiettivo è un’Europa che valorizzi le peculiarità di ogni nazione, mettendo al centro i cittadini e la loro sicurezza”.










