Un valzer di droga dal nord Italia al quartiere di San Michele, la Polizia arresta tre persone stroncando il business degli stupefacenti. Al termine di una complessa ed articolata attività di indagine, la Squadra Mobile di Cagliari, a seguito delle richieste avanzate dal P.M. Guido Pani, ha dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di Fabio Poda, pluripregiudicato trentanovenne cagliaritano e Luca Viggiani, quarantaseienne disoccupato milanese.
Lo sviluppo delle indagini, avviate nel mese di settembre del 2016, ha consentito agli investigatori di fare luce su un importante gruppo criminale, che si occupava di far giungere lo stupefacente dal nord Italia sino al quartiere di San Michele, dove Podda gestiva un circolo privato.
Nel corso delle prime attività investigative svolte con servizi di appostamento ed osservazione con video-riprese a finire in manette era stato Aldo Defraia, colui che secondo gli inquirenti fungeva da corriere tra i due trafficanti, arrestato a riscontro del delicato trasporto di cocaina, arrestato in data 1 ottobre 2016.
Infatti in quel contesto Defraia, appena sbarcato da Arbatax è stato sorpreso e bloccato dagli agenti della Squadra Mobile che trovarono occultato all’interno del vano porta bagagli circa 22 chilogrammi di cocaina purissima. Lo stupefacente, se immesso sul mercato avrebbe fruttato oltre 2 milioni di euro.
Nelle 41 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice Casula, sono stati ricostruiti tutti i collegamenti tra i soggetti coinvolti ed i singoli ruoli rivestiti, da cui è emerso che Podda in qualità di acquirente aveva chiesto il carico di cocaina a Viggiani, che si trovava a Milano. Nel corso delle attività di controllo e monitoraggio la Squadra Mobile decideva di bloccare il carico in arrivo in Sardegna e procedere subito all’arresto di Defraia, monitorando contestualmente l’agitazione dei sospettati che al fine di evitare ogni attività d’intercettazione facevano uso di cabine telefoniche.
Per quanto riguarda Podda, l’esecuzione dell’ordinanza è avvenuta presso la Casa di reclusione di Alghero, dove lo stesso risultava già recluso. Per quanto invece Viggiani, durante l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, avvenuta nell’hinterland milanese, lo stesso veniva sorpreso con quasi mezzo chilo di sostanza stupefacente. Per quest’ultimo episodio ne dovrà rispondere separatamente. L’esecuzione delle misure è avvenuta con la collaborazione della Squadra Mobile della Questura di Milano..










