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“E’ sempre necessario avere uno slancio propositivo verso gli obiettivi che una Università degli Studi deve prefiggersi: fare cultura di qualità, senza mai accettare compromessi verso la mediocrità. Per fare questo, ricordando la caratteristica intrinseca che determina l’eccellenza del sistema universitario italiano, ossia quella di essere un sistema binario che dà la medesima importanza alla didattica e alla ricerca, bisogna concentrare la massima attenzione su una ricerca di qualità, perché una didattica senza ricerca non può essere né innovativa né eccellente”.
Lo ha detto il Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari, Maria Del Zompo, alla presenza del Capo dello Stato, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella sua relazione di apertura del 397mo Anno accademico dell’Ateneo, del quale ha sottolineato “il ruolo strategico di sede dell’elaborazione e della diffusione del sapere, e l’impegno per lo sviluppo culturale, sociale ed economico della Sardegna attraverso la ricerca, la formazione e il trasferimento delle conoscenze scientifiche”. “Se istruzione e innovazione sono i principali motori della crescita economica nell’era dell’economia della conoscenza – ha aggiunto il Magnifico – l’Università rappresenta una delle istituzioni fondamentali di questo processo perché ne è culla e custode naturale”.
L’obiettivo di fondo indicato con forza dalla prof.ssa Del Zompo è “permettere al nostro Ateneo di svolgere sempre meglio la funzione di educare al pensiero critico e di far maturare persone competenti e libere, in grado di affrontare situazioni complesse e diverse nel tempo, nonostante una continua diminuzione di risorse”.
Anche per questo “nel 2017 l’Ateneo ha approvato il primo Piano Strategico: il processo di programmazione è stato un momento di riflessione importante sullo stato dell’Ateneo e sul suo sviluppo futuro, che ha portato alla definizione di obiettivi strategici coerenti con la nostra missione improntati alla qualità e al miglioramento continuo. Tutte le componenti della comunità accademica hanno concorso e concorreranno al successo dell’Ateneo nella realizzazione del progetto strategico”.
L’Ateneo di Cagliari avverte una precisa e importante responsabilità sociale: “attuerà un programma teso ad attenuare ogni genere di disparità e discriminazione e a promuovere le pari opportunità, l’inclusione e l’integrazione, attraverso la diffusione di una cultura multidisciplinare volta a creare i presupposti di una società priva di odio e violenza – ha dettagliato il Rettore Del Zompo – Contribuirà a garantire il diritto allo studio, per il quale si auspica una sempre maggiore attenzione delle istituzioni responsabili, attraverso la definizione di una tassazione orientata a garantire l’accesso agli studi universitari alle fasce più deboli e alle famiglie con più figli iscritti ad un corso di studi dell’Ateneo; proseguirà nelle iniziative finalizzate ad agevolare il percorso di studio di studentesse in attesa e di neo mamme e neo papà e nel sostegno ad iniziative volte ad abbattere discriminazioni dettate dall’omofobia e la transfobia”. Continuerà l’erogazione di servizi ed interventi che permettano agli studenti con disabilità di seguire il percorso di studi prescelto, attenuando o eliminando le difficoltà derivanti dalla propria condizione di disabilità, anche attivando importanti sinergie con altre istituzioni, come l’ERSU, e con associazioni di volontariato dedicate a questi problemi. Al fine di contrastare lo stereotipo di genere, per il quale le donne avrebbero una presunta scarsa attitudine verso le discipline scientifiche, porterà avanti attività di orientamento che mirino a incentivare le iscrizioni delle ragazze ai corsi STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics).
Insieme al numero delle iscrizioni che ha ripreso a crescere, è in progressiva crescita anche il numero degli studenti regolari e degli iscritti ai corsi di laurea magistrale. UniCa migliora anche i parametri richiesti dal Ministero per la distribuzione delle risorse, consolidando il proprio peso sul sistema universitario italiano, nonostante una progressiva erosione del finanziamento nazionale.
La carta di identità dell’Ateneo di Cagliari indica 24778 iscritti, 3903 immatricolati e 3111 laureati nell’ultimo anno solare, con un’offerta formativa articolata in 37 corsi di laurea triennale, 34 magistrale e 6 magistrale a ciclo unico, a cui si affiancano 15 corsi di dottorato di ricerca, 30 scuole di specializzazione e 12 master. Un’offerta assolutamente completa, multidisciplinare e competitiva, articolata – specie con il mandato della prof.ssa Del Zompo – secondo la filiera della didattica e della ricerca. L’ Ateneo risponde al problema dell’insularità con un’offerta didattica multidisciplinare che copre tutte le aree culturali e la multidisciplinarietà caratterizza anche la ricerca di base garantendo una didattica di qualità. Anche per questo l’Ateneo di Cagliari svolge un ruolo primario nel trasferimento delle conoscenze culturali e tecnologiche al territorio e al sistema delle imprese.
La ricerca dell’Università degli Studi di Cagliari è in costante contatto con il mondo: sono 65 i Visiting Scientist attualmente ospiti del nostro Ateneo, e i nostri ricercatori competono con successo ai più importanti bandi emessi dai principali enti del settore, regionali, nazionali ed internazionali.
Sono 133 gli accordi quadro con Università straniere, ben 1020 gli studenti in mobilità in uscita (programmi Erasmus e Globus) e 310 in ingresso, solo con riferimento a questo semestre: numeri in costante crescita. A Cagliari frequentano 59 studenti di Marocco, Tunisia e Algeria inseriti nel progetto FORMED, e sono 101 i Visiting Professor che tengono le loro lezioni e i loro seminari nelle nostre aule. Gli insegnamenti erogati in lingua inglese sono 44.
UniCA ha ottenuto dal Settimo Programma Quadro (2007-2013) e, fino a oggi, da Horizon 2020 (2014-2020) più di 50 progetti attraverso i quali ha collaborato con 405 partner stranieri e 69 italiani. Nel 2017 questa rete si è espansa di 45 unità. Su Horizon2020 si segnala l’incremento del livello di finanziamento e l’aumento esponenziale di progetti con UniCa capofila, con un incremento dei ricercatori al loro primo successo.
Il Contamination Lab è stato individuato come progetto di eccellenza dal MIUR e da capofila dell’Italian CLAb Network coordina l’attività di più di 20 atenei italiani sullo stesso tema. Di recente attivazione il Centro Servizi di Ateneo per l’Innovazione e l’Imprenditorialità, un vero incubatore gestito dall’Ateneo.