Aperta la strada, il resto è in discesa. Conquistato Palazzo Chigi, le ambizioni politiche al femminile prendono forza e vigore anche in Sardegna, tanto che la corsa alla presidenza della Regione nelle elezioni dell’ormai vicino febbraio 2024 potrebbe essere tutta in rosa. Alessandra Zedda per il centrodestra, Romina Mura per il centrosinistra e Alessandra Todde per i 5 stelle: potrebbero essere loro le sfidanti per il dopo Solinas nella carica di governatore della Sardegna. Una corsa a tre che potrebbe diventare a due se il Pd decidesse di allearsi con i grillini, ipotesi che non è da escludere per provare a rafforzare una coalizione che anche dalle elezioni politiche del 25 settembre esce fortemente indebolita. A quel punto, visto il successo dei 5 stelle in Sardegna, superiore a quello del Pd come in tutte le regioni dove è più alto il numero di chi riceve il reddito di cittadinanza, toccherebbe proprio ai grillini indicare il candidato, che potrebbe essere Todde per tutto il centrosinistra, scalzando Romina Mura, rimasta anche fuori dal parlamento ma il cui nome viene da mesi tirato in ballo per la candidatura alla presidenza della Regione.
Per quanto riguarda il centrodestra, Zedda è la vice di Solinas e non da oggi ambisce al ruolo di candidata presidente, mai raggiunto per i contrasti e le liti interne al centrodestra. Potrebbe essere la volta giusta, visto che è molto difficile che la scelta ricada su Solinas, rinviato a giudizio per abuso d’ufficio: quasi impossibile che il processo, che inizierà il 15 dicembre, si concluda prima delle regionali. E dunque troppo rischioso riproporlo per lo scranno più alto con una sentenza in arrivo che potrebbe costringere a tornare al voto nel giro di pochi mesi.










