“L’800” apre la terza edizione al museo Casa Manno, ancora una volta, nel cuore del centro storico
algherese. Un tuffo nella storia attraverso le lettere inedite scritte da Efisio Manno, canonico alla cattedrale
di Alghero al fratello Giuseppe Manno, storico intellettuale, alto magistrato, presidente della corte di
cassazione e presidente del senato. L’Associazione “Itinerari nel tempo”, che ha dato i natali alla
manifestazione “l’800”, ha voluto aprire la tre giorni di eventi con questo importante momento culturale,
dedicato ad una figura molto cara agli algheresi. Nella sala conferenze del museo, dopo i saluti del
presidente Andrea Sini, l’introduzione storica del padrone di casa il direttore Mauro Porcu, e la lettura di
due manoscritti inediti di Efisio Manno ad opera della compagnia teatrale El Telò, è iniziata la presentazione
dello studio delle lettere di Efisio Manno.
La grafologa Elisa Peddis, ha raccontato il lavoro a quattro mani eseguito insieme al dott. Porcu, sulle lettere dei fratelli Manno, approfondendo da un lato quelle che sono
le caratteristiche della calligrafia nell’800 e le sue evoluzioni, dall’altro ha incuriosito il pubblico con alcune
notizie inedite che raccontano uno spaccato della vita quotidiana ad Alghero negli anni a cavallo di metà
secolo. Si tratta di lettere private, una nel 1859 e un’altra nel 1864, quando Giuseppe Manno si trovava a
Torino e il fratello Efisio, ad Alghero. Queste lettere svelano il legame che esisteva tra i fratelli, ma dall’altro
fornisce l’ accesso a notizie molto importanti del momento storico in cui essi hanno vissuto. Si fa infatti
riferimento a diversi personaggi agheresi, la cui nomea era stata tramandata negli anni: il vescovo Arduino
che esercitò tra il 1843 e il 1863 e la vedova Piccinelli. “E’ stato un bel lavoro di traduzione- spiega la
dottoressa Peddis- che da un lato si riferisce alla calligrafia, dall’altro tratta invece un lavoro essenzialmente
grafologico, dal quale trapelano le attitudini, le caratteristiche del soggetto scrivente. Una chiave di lettura
originale che vuole far luce sul significato intrinseco della lettera ma anche i significati nascosti che sono
raccontati dalla scrittura.” “Queste lettere– sottolinea invece il direttore del museo Mauro Porcu-
conservano il lato umano dei fratelli Manno, e ci restituiscono spaccati di vita molto interessanti, alcuni
davvero inediti. Grazie a questo lavoro possiamo fare in modo che alcune vicende della storia algherese non
restino custodite in una teca polverosa ma vengano raccontate, attualizzate e conosciute da tutti”.
Gli eventi proseguono questa sera con i figuranti in abito storico ( ballerini della scuola 8cento di Bologna)
che sfileranno per le vie cittadine partendo da piazza Sulis alle 19 30. La promenade potrà essere seguita
dal pubblico fino alle 20 30 quando inizierà la cena d’atmosfera in programma al ristorante La Lepanto.
L’evento prosegue domenica con una seconda sfilata in abito storico che aprirà il gran ballo di Natale al
chiostro di San Francesco. Per i dettagli dell’evento si può consultare la pagina facebook di “Itinerari nel
tempo” o il sito
www.800evocazione-rievocazione.it.












