“L’obiettivo è chiaro: sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di conoscere le manovre salvavita e promuovere corsi di formazione accessibili, coinvolgendo scuole, associazioni e aziende” sostiene Roberta Sulis.
Malori improvvisi, il cuore che si ferma e la vita appesa a un filo, anzi alle mani di chi in quel momento ha pochi istanti per evitare la tragedia. Non sono rari, anzi, la cronaca riporta molto spesso di episodi in cui purtroppo il lieto fine non c’è. Prevenzione, dunque, la parola d’ordine, anche istruendo i cittadini per imparare quelle poche e precise manovre che possono cambiare il destino.
La proposta è giunta dalla dottoressa Sulis, anche consigliere comunale di Cagliari, che attraverso i suoi ruoli ha inoltrato una richiesta al Comune di Cagliari e accolta dai colleghi che siedono tra i banchi del consiglio.
Sulis ha chiesto al sindaco e giunta di promuovere l’introduzione di corsi di rianimazione cardiopolmonare nelle scuole e negli uffici pubblici della città di Cagliari, di collaborare con esperti del settore sanitario, associazioni e enti di formazione per definire un programma adeguato alle necessità della cittadinanza, di sviluppare campagne di sensibilizzazione per informare i cittadini sull’importanza della rianimazione cardiopolmonare e sull’accesso ai corsi. Non solo: anche di “valutare la possibilità di aumentare l’installazione di defibrillatori semiautomatici (DAE) in punti strategici della città, garantendo la formazione del personale preposto al loro utilizzo”.
“I dati parlano chiaro: un intervento tempestivo può aumentare notevolmente le possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco.
Con questa iniziativa, Cagliari si pone all’avanguardia in materia di prevenzione e sicurezza sanitaria. Ringrazio i colleghi consiglieri per il supporto trasversale dimostrato e tutte le realtà che già operano sul territorio in questo ambito.
Questa è politica che serve davvero: concreta, utile, che può fare la differenza”.











