Ennesimo femminicidio la notte scorsa in vico Cibele a Foggia. Una donna marocchina di 46 anni è stata uccisa in strada a coltellata dall’ex compagno. Il delitto è avvenuto non lontano da casa e a dare l’allarme sono stati alcuni vicini, spaventati dalle urla della donna. La 46enne aveva anche avvisato lei stessa le forze dell’ordine dell’aggressione ma è stata colpita a morte prima che arrivassero. Dopo l’omicidio l’uomo è fuggito ed è stato fermato a Roma. Stando a quanto riferito, la vittima si era rivolta al Telefono Donna a causa delle continue violenze subite ma non aveva accettato di andare in una località protetta. Inoltre, era stato disposto anche il braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento, ma non era stato applicato per “problemi tecnici”. Vista la gravità della situazione, era stata emessa lo scorso luglio un’ordinanza di custodia cautelare in carcere non ancora eseguita perché l’uomo risultava irreperibile.
“Arrivano da noi, si fidano, le accompagniamo nel percorso di riconoscimento della violenza e consapevolezza, le seguiamo nella fase della denuncia – sottolinea Franca Dente, presidente di Impegno Donna da diversi decenni impegnata nel delicato settore – non ce la possiamo fare da sole. Abbiamo bisogno di una ancora più stretta sinergia tra forze dell’ordine e magistratura. Abbiamo fatto tutti i passi giusti nei tempi giusti. È una sconfitta enorme per noi e per tutte le vittime“.
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