Tuerredda a numero chiuso. Non più di mille e 100 persone al giorno nel paradiso teuladino. E contributo volontario di un euro a bagnante, che però “non sarà obbligatorio” per andare in spiaggia. La decisione del consiglio comunale di Teulada è arrivata oggi con l’approvazione del regolamento che disciplina la fruizione sostenibile della spiaggia di Tuerredda a partire dalla stagione 2020.
“Da diversi anni si assiste ad una eccessiva pressione antropica su Tuerredda letteralmente presa d’assalto dai bagnanti che vogliono godere della sua bellezza”, scrive il sindaco di Teulada Daniele Serra, “tale situazione ha creato problemi sia per l’equilibrio ambientale della spiaggia che è fragile e va preservata sia per la corretta e gradevole fruizione da parte degli utenti non certo possibile nella calca eccessiva in cui a stento si riusciva a trovare posto per stendere l’asciugamano specie nei mesi di luglio e agosto.
Il sovraffollamento ha creato problemi non certo secondari anche per la sicurezza degli stessi bagnanti che, vista la conformazione fisica della spiaggia e l’unica via d’uscita presente, in caso di necessità avrebbero oggettivi problemi ad evacuarla mettendo a rischio la pubblica incolumità.
Tuerredda”, aggiunge, “è il nostro Colosseo o la nostra Cappella Sistina, con la differenza che mentre questi ultimi sono opera dell’ingegno umano e quindi potenzialmente “replicabili”, Tuerredda è opera della natura e, se non adeguatamente preservata rischia di danneggiarsi irrimediabilmente. Era perciò necessario e non più rinviabile ragionare su una regolamentazione adeguata che deve tener conto di tutta una serie di tematiche complesse fortemente intrecciate tra loro: erosione dell’arenile, sicurezza (vie di fuga), viabilità, gestione rifiuti, controlli e presidio.
Il regolamento prevede infatti un pacchetto di iniziative diversificate ma combinate: mille e 100 utenti totali (carico antropico massimo in base alle dimensioni della spiaggia tenendo invariata, rispetto al passato, la suddivisione tra spiaggia libera e spiaggia gestita), regolamentazione e contingentamento del commercio itinerante, divieto di fumo se non in aree appositamente segnalate e consentite, spiaggia plastic free con la messa al bando della plastica monouso.
C’è poi l’istituzione di un contributo ambientale volontario di 1 euro (“tenere in ordine e preservare la spiaggia e ha ingenti costi a carico della Comunità Teuladina, pensiamo che gli utenti che amano Tuerredda possano, pur non essendo un obbligo, contribuire con un importo simbolico ma molto utile, a fine anno le risorse finiranno su un capitolo per la il miglioramento delle spiagge di Teulada”).
E’ inoltre prevista la possibilità di sottoscrivere protocolli di cooperazione con gli operatori balneari presenti sulla spiaggia per interventi a vantaggio di tutti gli utenti: per la realizzazione di azioni comuni per migliorare l’accessibilità ai disabili, incentivare e migliorare la raccolta differenziata “di qualità” dei rifiuti, la realizzazione a di aree attrezzate per la zona fumo e per l’accesso e la sosta delle biciclette, per il lavaggio piedi o scuotimento sabbia;
Con successiva delibera di Giunta Comunale si stabilirà la data di attivazione e gli orari del numero chiuso 2020 (tra fine giugno e inizio luglio e fino a settembre) e le modalità operative di presidio e controllo agli ingressi con personale dell’attuale soggetto affidatario dei servizi turistici comunali.
“Nel frattempo”, aggiunge il sindaco, “siamo già a lavoro per il posizionamento di cartellonistica informativa e lo sviluppo di applicazioni informatiche che diano in tempo reale la disponibilità di posti liberi.
Si sta inoltre ragionando sulla possibilità di lasciare libera un’area all’interno dei parcheggi comunali da destinare all’eventuale atterraggio di emergenza dell’elisoccorso.
“Pensiamo”, conclude il sindaco, “che la regolamentazione vada anche nella direzione di limitare i rischi dovuti all’eccessivo affollamento (il carnaio degli anni scorsi non avrebbe conciliato la necessità di tenere le distanze di sicurezza) con difficoltà oggettiva di effettuare il controllo. Tali iniziative sono compatibili con le ultime linee guida approvate con DPCM e concordate con le Regioni.
Pur essendo una scelta difficile e a nostro parere coraggiosa, l’amministrazione aveva preso un impegno e con questo regolamento intendiamo onorarlo coscienti del fatto che è un progetto sperimentale e come tutti i progetti sperimentali il tempo e l’esperienza sul campo ci consentiranno eventualmente di migliorarlo o correggerlo se necessario, ma intanto si parte”.












