Giura di aver versato 2600 euro in contanti in uno degli sportelli automatici “della banca Fineco” ma di avere, sul conto, ben mille euro in meno. Il motivo? “Lo scontrino segnava zero euro, tutta colpa di un guasto dell’Atm. Ho fatto tante telefonate, sono stata in filiale, ho spedito email e moduli di reclamo per riavere quanto mi spetta”. Simona Lecce, 49 anni, lavoratrice al Conservatorio di musica di Cagliari, non chiede tanto, solo che venga fatta giustizia e che lei possa riavere i soldi faticosamente guadagnati col suo lavoro: “Ovviamente non posso sapere se la bocchetta del bancomat, qualche minuto dopo e quando non c’ero più, abbia sputato fuori mille euro, ma so quanto ho versato”. E il motivo dello storno di mille euro? “Alla banca ne risultano 1600, così mi è stato risposto dal call center”, prosegue la Lecce. Un bel grattacapo, in fin dei conti si tratta “di quasi uno stipendio in meno. Sino a qualche mese fa lavoravo part time, il mio sconforto è immaginabile”.
La quarantanovenne si è rivolta all’Adiconsum di Cagliari, diretta da Simone Girau: “Siamo già al lavoro per predisporre un ricorso all’arbitro bancario finanziario. Mille euro è una cifra che per alcuni è utopia vedere a fine mese, può sparire nel nulla?”, chiede, polemico, Girau. “Siamo davvero sicuri che la banca abbia operato con diligenza e sia in grado di dimostrarlo, oppure è sufficiente sostenere che ‘ci risulta così’? Siamo certi che esistano vari elementi per non considerare questa una causa persa come in tanti hanno raccontato alla nostra socia durante questi mesi”.










