È finita in tragedia la missione missione sul ghiacciaio Mendenhall, in Alaska, del geologo padovano Riccardo Pozzobon.
Con un comunicato del 4 settembre la Società Geologica Italiana informava di un “grave incidente. “Mentre riempiva la borraccia, sembra che sia stato travolto dall’acqua di fusione e sia scomparso”.
“Purtroppo oggi hanno comunicato che le ricerche si sono concluse senza risultato”, si legge nella nota della SGI. Le ricerche si sono attivate subito ma senza purtroppo alcun esito e si teme che non sarà possibile recuperare neanche il corpo. Un dramma accaduto ad una giovane eccellenza italiana, ricercatore di geologia planetaria a livello internazionale.
Riccardo “era un caro amico per molti – scrivono usando un tempo al passato – una persona meravigliosa, buona, allegra, generosa, empatica e gentile, oltre che un ricercatore appassionato che ha dato contributi significativi alle scienze planetarie”, le toccanti parole dei colleghi.
Lo ricorda il dipartimento di Geologia dell’Università di Padova: “A un profilo scientifico di elevatissimo livello, Riccardo univa straordinarie doti umane – si legge in un post – con il suo carattere mite e generoso e un’inclinazione naturale alla collaborazione. La sua scomparsa lascia un enorme vuoto all’interno della nostra comunità dipartimentale”.
“La notizia che arriva dall’Alaska lascia senza parole – commenta la ministra dell’Università e ricerca Anna Maria Berinini – Una tragedia che tocca profondamente una famiglia e scuote l’intera comunità scientifica, a Padova e in tutta Italia”. Riccardo lascia, oltre ai genitori e alla sorella Patrizia, la moglie Claudia e il piccolo Leonardo.
Foto del nostro partner QN













