Punta di diamante del territorio del Sud Sardegna che da un lato ammira il verde e dall’altro il color cristallino dell’acqua e meta cerchiata di blu dagli esperti di tutto il mondo a caccia del segreto della longevità che scorre nelle vene degli abitanti del luogo, cittadini e amministratori scendono in campo per contrastare l’invasione da parte degli eco-mostri: presenti anche loro nella seduta straordinaria del consiglio comunale congiunto che si è tenuta a Nora due giorni fa, un incontro che ha riunito sindaci e comitato che, uniti più che mai, non si arrendono al volere di chi, in nome dell’energia green, vuole cambiare l’Isola, per sempre. Ognuno deve fare la sua parte in questa strada difficile verso la transizione energetica, nessuno si oppone a questo nobile fine, il problema è la modalità e la scelta di voler sfruttare la Sardegna per il vasto territorio poco abitato e il vento e il sole che abbondano ogni mese dell’anno. “Il consiglio comunale congiunto che si è tenuto l’altro ieri nel parco archeologico di Nora, un contesto di grande valore paesaggistico che potrebbe essere deturpato da scelte scellerate imposte dall’alto, ha rappresentato un grande momento di democratica condivisione” ha espresso Milia, sottolineando ancora una volta l’importanza dell’unione tra i Comuni e la ferma volontà di inseguire gli stessi obiettivi.
“Non è pensabile che queste decisioni vengano prese senza il coinvolgimento delle amministrazioni locali e regionali. La posizione netta dei Consigli Comunali rappresenta in maniera chiara la preoccupazione di un territorio che rischia di vedere sacrificata la sua grande peculiarità turistica, a favore di una serie di interventi che di concreto non porteranno nulla se non un importante scempio paesaggistico” specifica Urru












