Nel giardino del Comune l’antico cannone della torre costiera di Capo Malfatano: ripescato nella peschiera omonima alla fine degli anni ’70 e successivamente assegnato al Comune di Teulada dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici, è stato restaurato ed esposto per essere contemplato da tutti. Non solo: collocata anche un’opera risalente al simposio di scultura su pietra del 1996, realizzata da un artigiano locale, “che ritrae la nostra bellissima e suggestiva chiesa di Sant’Isidoro con annessa torre” spiega il sindaco Angelo Milia. Due opere rispolverate, riportate alla luce e consegnate alla comunità e ai suoi visitatori che, numerosi, soprattutto nei mesi estivi, affollano le vie del centro abitato. Due opere dal valore storico e culturale che, anziché essere rinchiuse in qualche sgabuzzino, sono state restaurate e adagiate innanzi alla casa comunale. Non passano inosservate e sempre più turisti e cittadini si soffermano ad ammirare i cimeli del passato, confermando, così, la propensione alla scoperta di tutto ciò che giunge dai tempi lontani. A darne notizia è il primo cittadino Milia: “L’amministrazione comunale ha portato a termine negli ultimi mesi due importanti operazioni di restauro. La prima ha riguardato un’opera risalente al simposio di scultura su pietra del 1996, il secondo restauro ha interessato il cannone della torre costiera di Capo Malfatano, ripescato nella peschiera omonima alla fine degli anni ’70 e successivamente assegnato al Comune di Teulada dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici. Entrambi i manufatti sono esposti da pochi giorni nel giardino del Municipio, e noto con piacere che stanno suscitando notevole interesse e curiosità”.












