Dovrebbe essere una delle perle del sud Sardegna, un biglietto da visita per il turismo locale, ma l’esperienza di chi ha scelto la spiaggia di Is Arenas Biancas a Teulada rischia di trasformarsi in un piccolo incubo. Il racconto arriva da una residente teuladina solleva interrogativi sulla qualità e l’efficacia del sistema di accoglienza turistica.
“Sono arrivata al parcheggio delle Dune, Is Arenas Biancas. Nessun saluto, nessuna accoglienza. Solo una mano tesa per chiedere 5 euro, con lo scontrino già stampato. Ho dovuto far notare io di essere residente per ottenere la tariffa prevista di 1 euro, come indicato dal regolamento”, racconta a Casteddu online la protagonista della vicenda.
La situazione, anziché risolversi con normalità, secondo quanto racconta, si sarebbe inasprita:
“Mi è stato risposto in malo modo, con tono scocciato: ‘Può benissimo girare la macchina e andare a casa’. Solo dopo aver mostrato il documento d’identità ho ottenuto ciò che mi spettava. La Sardegna vive anche di turismo, ma se l’accoglienza è questa, il danno di immagine è assicurato”.
Non è l’unico episodio controverso di questi giorni. Sta circolando sui social un’immagine che ha scatenato reazioni: una turista, indisturbata, si è scattata un selfie sulla torretta del bagnino, probabilmente in assenza del personale di sorveglianza. Una leggerezza? Forse. Ma anche qui la domanda è: chi controlla?
La cooperativa gestisce anche le spiagge da Portu Tramatzu a S’Ottixeddu, fino a Tuerredda, frequentatissime in alta stagione.
“Accogliere significa anche ascoltare, informare, facilitare. Se un residente viene trattato con sospetto, se una turista può arrampicarsi su una postazione riservata ai soccorritori senza che nessuno intervenga, se l’unico contatto umano all’ingresso di una delle spiagge più belle della Sardegna è un gesto sbrigativo che ricorda più un pedaggio autostradale che un “benvenuto”, allora qualcosa non funziona”, protesta un altro residente chiedendo controlli da parte del comune.










