“Sta lavorando per la propria lista. il segretario Solinas venga sospeso dal partito”. Terremoto nel Psd’Az. Stefano Esu, ’ex responsabile organizzativo nazionale del partito e attuale membro del Consiglio nazionale, ha presentato un ricorso ex art. 700 del codice di procedura civile, redatto dall’avvocato Roberto Murgia.
Il giudice Bruno Malagoli ha infatti fissato l’udienza di sospensiva per le 11 del 22 febbraio 2024, appena 3 giorni prima delle regionali. Per i ricorrenti sarebbero plurime le cause di decadenza di Solinas. Si parla di pagamento fuori tempo massimo della tessera e nel mirino ci sono anche le approvazioni di alcuni bilanci. Ma soprattutto l’attività del segretario nazionale del Psd’Az per la lista “Solinas presidente”. Secondo le accuse il governatore uscente “non è più legittimato a ricoprire la carica di segretario del PSd’Az e a svolgere le relative funzioni”. Il partito “non sta riuscendo a ripristinare la legittimità interna con le sue sole forze e si sta inesorabilmente avviando verso una condizione di immobilismo politico, sedimentazione delle cariche e dissesto finanziario. Sull’immobilismo politico, occorre precisare che l’attività politica del Psd’Az deve oggi essere tenuta ben distinta da quella dell’on. Solinas. Infatti l’on. Solinas, attraverso l’adesione a movimenti politici che portano il suo nome, presenti in varie assemblee elettive, sta prendendo percorsi politici non coincidenti da quelli del Partito di cui è ancora formalmente segretario nazionale, con la conseguenza che il contrasto con i principi statutari è divenuto ormai insanabile”.
Esu chiede “un intervento immediato del Tribunale” per “impedire il verificarsi di un grave ed irreparabile pregiudizio in capo al Psd’Az, prima di tutto sotto il profilo dell’immagine. Ma l’esigenza di inibire subito al resistente lo svolgimento delle funzioni di segretario del Partito è indispensabile anche per evitare che le sue vicissitudini personali e la sua palese negligenza organizzativa possano influenzare negativamente il risultato elettorale”. Si parla anche delle indagini penali a carico di Solinas “e del relativo clamore mediatico nazionale” che “rendono indispensabile un intervento giudiziario immediato che lo allontani dalla segreteria del Psd’Az. “A rendere gravissimo il periculum in mora”, aggiunge, “contribuisce in modo determinante anche il fatto che l’on. Solinas ha promosso e ha aderito ad un movimento. Di conseguenza, se il presente ricorso non venisse accolto, l’on. Solinas si troverebbe a guidare le campagne elettorali del P.S.d’Az trovandosi in evidente posizione di conflitto di interessi con il suo personale movimento. Si tratta di una situazione capace di generare confusione e di distogliere una buona parte del potenziale elettorale del P.S.d’Az in favore della Lista Solinas Presidente o, comunque, ad allontanare dal Partito numerosi elettori, senza che alcuna sentenza di merito, tra qualche anno, possa in alcun modo evitare o elidere i danni”.
Nel mirino anche Antonio Moro, presidente del Partito “che dovrebbe indire il Congresso per il rinnovo delle cariche”, ma che “non si è mai preoccupato di procedere, occupato com’era a guidare l’attività dell’Assessorato regionale dei Trasporti della Giunta Solinas”.











