Tentò di uccidere gli anziani genitori nel sonno, usando una fiocina e un paio di forbici per la pesca in piena notte, nella casa di Santa Maria Coghinas il 27 aprile dell’anno scorso. Oggi è stato condannato a 12 anni di carcere in rito abbreviato più tre anni di assistenza in una struttura rems.
Giuseppe Picci e Maria Giovanna Drago si salvarono per miracolo: lui ha sempre detto di non ricordare nulla, tanto che il legale Tania Decortes ne aveva chiesto l’assoluzione per semi infermità mentale. Oggi il gup del Tribunale di Sassari, Gian Paolo Piana, al termine del processo con rito abbreviato, ha emesso la sentenza per il duplice tentato omicidio, accogliendo le richieste del pm Angelo Beccu. “Se ho fatto quello che dite, l’ho fatto involontariamente, non è dipeso da me”, aveva detto al momento dell’arresto. Dichiarazioni ribadite anche davanti al gup prima della sentenza. Per l’imputato la situazione processuale potrebbe complicarsi ulteriormente ed essere accusato di omicidio. All’inizio dell’anno infatti, il padre Giuseppe, dopo un intervento chirurgico per estrargli la fiocina dalla testa e mesi di terapia riabilitativa, è morto. Sono attese le conclusioni dell’autopsia per stabilire se ci sia un nesso fra il decesso e le lesioni riportate in seguito all’aggressione subita.










