“Le favole – ha spiegato Giuseppe Doneddu, direttore del Centro per lo studio dei disturbi pervasivi del Brotzu – con i loro stati d’animo elementari, felicità, paura, rabbia, sono utilissime per chi non riesce a vivere e percepisce le emozioni. Pierino e il lupo è una favola che ha anche la musica: ogni personaggio è rappresentato da un genere di strumenti musicali, cosa che stimola ulteriormente l’emotività”. “Secondo recenti studi americani un bambino su 68 è autistico – ha sottolineato il sovrintendente Meli – si tratta di dati allarmanti, e credo che la musica sia un ottimo strumento di aiuto. Teniamo molto a questo progetto, che ha lo scopo anche di avvicinare i più piccoli al teatro”.
Il progetto. Lo spettacolo viene eseguito grazie alla collaborazione di otto bambini colpiti dalla sindrome di autismo che, insieme a Mauro Sarzi, discendente di una famiglia di burattinai da cinque generazioni. Il progetto cagliaritano prevede la costruzione, davanti ai piccoli spettatori, dei due protagonisti della storia, il Nonno e Pierino, attraverso i quali far esprimere le emozioni, dare vita alle espressioni del viso e lasciare libera interpretazione ai bambini. “Pierino e il lupo” viene rappresentata per la prima volta a Mosca nel 1936, e racconta la storia di un bimbo, Pierino, che con l’aiuto di un uccellino cattura un temibile lupo. Ogni personaggio è rappresentato da un tema musicale, affidato a un particolare strumento: flauto traverso, clarinetto, archi, oboe, corni. Di questa versione unica sono previste due repliche: giovedì 3 aprile alle 11, nella sala prove del Teatro Lirico di Cagliari, e venerdì, 4 aprile, alle 16 nell’atrio del reparto di Pediatria dell’ospedale Brotzu. E poi ci saranno quattro repliche della versione con i soli burattini in scena: lunedì 7 alle 12 e martedì 8, sempre alle 16, al Teatro comunale di Elmas. E nella sala prove del Teatro Lirico, giovedì 10 e venerdì 11, la mattina alle 11.











