La Tari ritorna ai livelli pre Covid, senza più i soldi stanziati dallo Stato le tariffe risalgono e, per tanti commercianti e gestori di uffici, il totale da pagare è nettamente più alto rispetto al 2021 e 2020. Dal Comune hanno già spiegato che bisogna fare riferimento alla bolletta del 2019 per un paragone che possa portare a scoprire che qualche piccolo beneficio c’è stato, per esempio per chi ha una casa grande meno di cento metri quadri. Ma non basta, e non sono previsti altri aiuti nonostante si sia passati da un’emergenza sanitaria ad una, internazionale, di natura economica. E le associazioni dei consumatori non ci stanno. Simone Girau, presidente di Adinconsum Cagliari, è sicuro: “Una tragedia annunciata. Avevamo già visto a maggio la pubblicazione delle tariffe legate ad alcune attività economiche come alberghi, gelaterie e uffici. La stangata è arrivata, la tassa è raddoppiata o anche triplicata e ricevere simili bollette fa un certo effetto. Mi chiedo a cosa servano i grandi annunci, le misure per le attività produttive non sembra che abbiano avuto nessun effetto”. Girau concorda sul fatto che, se prima l’emergenza era il Covid con lockdown e restrizioni, ora gli sos sono legati ai prezzi pazzi e agli stipendi rimasti al palo: “Il Comune è troppo silente. È sotto gli occhi di tutti. Ci è stato sempre detto di fare bene la raccolta differenziata per avere certi risultati in bolletta e una città più pulita e bella. È chiaro che c’è qualcosa che non va, forse un difetto di comunicazione, il Comune dia risposte. Paghiamo un servizio ma non lo vediamo, abbiamo ricevuto diverse lamentele dei cittadini sulla non puntualità della raccolta differenziata. Se il servizio fosse ottimo, la gente pagherebbe e si lamenterebbe di meno”.
Giuliano Frau, dell’Adoc, non ha quasi parole: “Al nuovo aumento della Tari non è corrisposto un aumento della qualità del servizio, Cagliari è obbrobriosamente sporca. Era previsto anche lo spazzamento delle strade, cosa che non avviene. Oltretutto”, osserva il presidente sardo dell’associazione che tutela i consumatori, “qualcuno deve spiegare dove finiscano i guadagni che si hanno con la differenziata, ad oggi non c’è contezza. Continua, invece, ad aumentare tutto la guerra in Ucraina non può essere la giustificazione per ogni nefandezza”. L’appello di un intervento da parte del Comune è sin troppo chiaro, e Frau fa un parallelismo: “È come per luminarie, vengono installate per soddisfare l’occhio ma non si da certo una grossa mano d’aiuto all’economia, tutt’altro”.











