A Cagliari, la Tari resta una delle questioni più controverse della Giunta Zedda. A denunciarlo sono i consiglieri del centrodestra, che attaccano duramente il sindaco accusandolo di utilizzare fondi pubblici per riduzioni simboliche della tassa sui rifiuti. In un comunicato, i consiglieri parlano di ‘grande farsa’ e propongono alternative per migliorare il servizio e ridurne realmente i costi: “La grande farsa sulla Tari: Zedda usa soldi dei cittadini per modificare di pochissimo la Tari… ma sono sempre i cittadini a pagare”.
La questione Tari è uno dei tasti dolenti della Giunta Zedda: da quando governano la Città la Tari è aumentata esponenzialmente, il costo del servizio è salito a 54 milioni di euro all’anno e la città è più sporca. Insoddisfatto di questi risultati il sindaco tiene in ostaggio la città per altri nove anni (più i nove precedenti sono diciotto) legandola a un sistema del porta a porta che è inadeguato alle effettive esigenze dei cittadini. La novità è che la Regione ha stanziato 9 milioni di euro in 3 anni per sostenere Cagliari nella raccolta differenziata: bene ma non benissimo. Infatti la normativa a riguardo è molto stringente e stabilisce che il servizio di raccolta debba essere totalmente pagato con i soldi della Tari. Di conseguenza, la scelta più saggia sarebbe stata usare queste importanti risorse per introdurre in città servizi e tecnologie capaci di diminuire il costo effettivo del servizio e migliorarlo: noi abbiamo proposto di introdurre mini isole ecologiche di quartiere per liberare le case dai mastelli, nuovi ecocentri per favorire un più efficente smaltimento dei rifiuti e pulizie continue della Città. Al contrario, la maggioranza di centrosinistra “spalma” queste risorse su tutte le utenze domestiche rendendo quasi impercettibile la riduzione della Tari: si tratta di una tassa che comunque rimane tra le più alte d’Italia, comunque superiore rispetto ai cinque anni precedenti e senza nessuna attenzione per le attività produttive.
Su questo modus operandi pesano, inoltre, tantissimi dubbi dal punto di vista normativo: la legge n. 147/2013 stabilisce che “La relativa copertura di spesa può essere disposta attraverso apposite autorizzazioni di spesa e deve essere assicurata attraverso il ricorso a risorse derivanti dalla fiscalità generale del Comune”. Da appena insediati chiediamo un drastico abbassamento della Tari ma non sprecando i soldi dei cittadini con azioni inutili e propagandistiche.