Sono un cittadino residente in una delle lottizzazioni costiere di Capoterra. Quello che sto per annunciarvi con un piccolo reportage fotografico è lo stato di degrado e abbandono di una, se non la più trafficata strada statale a due corsie della Sardegna. Sto parlando della SS.195 Sulcitana ed in particolare proprio del tratto a due corsie dal km. 5,500 al km 14,000. Su questo segmento di strada, come è noto, scorre un traffico notevolissimo formato da diverse migliaia di pendolari che ogni giorno si spostano da e per i comuni di Pula, Villa S. Pietro, Sarroch e Capoterra verso il capoluogo sardo, ma soprattutto questa stretta arteria è praticata da mezzi pesanti che si muovono dalla Saras di Sarroch e dalla Z.I. di Macchiareddu. Qualche settimana fa, proprio all’altezza del km. 8,000, ci sono stati dei lavori di scavo ai margini della carreggiata per la messa in opera di cavi telefonici in fibra ottica che dalla parte del mare sono stati spostati dalla parte opposta della carreggiata proprio a causa di una recente mareggiata (nemmeno molto forte) che ha interrotto la linea precedentemente interrata sotto l’arenile. Come è noto questo territorio è stato duramente colpito da recenti alluvioni e anche, non da poco, la stessa arteria in vari punti rasenta pericolosamente il mare grazie al moto ondoso (soprattutto in presenza di scirocco) che negli ultimi anni sta inghiottendo metri su metri di arenile. Sta di fatto che se continuiamo a sperare nei tempi biblici della realizzazione della nuova statale e se facciamo finta che il problema non sussisti tra qualche mese o comunque alla prossima forte mareggiata di scirocco ci troveremo a fare i conti con l’unica strada che ci collega con Cagliari interrotta con tutti i disagi che ne conseguono. Oltre a questo annuncio, naturalmente ci sarebbero da farne altri: uno riguarda l’illuminazione stradale (dal km. 10,900 al km. 14,000) che è ancora spenta dai tempi dell’alluvione del 2008 e dal conseguente furto dei cavi di rame e l’altro è l’ennesima segnalazione dei ponti sul canale di Rio S. Girolamo che sono troppo bassi e con una “luce” di passaggio dell’acqua troppo ridotto. Un’ultima cosa chiedo agli organi di stampa di diffondere questo problema perché molta gente ci passa lì con la propria auto ma non immagina cosa ci sia sotto il manto stradale dalla parte del mare. Max Gentile












