I motivi? “Variazione degli orari a partire da oggi”.
Viaggiatori disorientati questa mattina, “nonostante la presenza puntuale alla fermata, come ogni giorno, nessuno di noi è riuscito a raggiungere Cagliari per recarsi a scuola” segnala una studentessa a Casteddu Online. “Una comunicazione da parte dell’azienda di trasporti, pubblicata nei giorni scorsi, informava genericamente di un cambio negli orari, senza però fornire alcun dettaglio su quali fossero effettivamente le nuove corse o gli orari aggiornati.
A seguito dell’impossibilità di prendere il pullman, ho personalmente contattato il servizio telefonico dell’azienda, ma con grande sorpresa mi è stato detto che nemmeno loro erano a conoscenza degli orari modificati”.
La comunicazione dell’azienda: “Dal giorno 26/05/2025 saranno operate delle modifiche su alcune autocorse che interessano i Comuni in indirizzo.
Tali variazioni interessano le autolinee aziendali 129-133-134 e riguardano l’adeguamento di orari, fermate e percorsi. In particolare : E’ previsto che una delle corse mattinali (linea 129 corsa n’’7) effettui il transito a Pula e da tale località prosegua diretta per Cagliari, con l’utilizzo della “nuova” SS 195, con arrivo previsto nel capoluogo alle ore 7.52.
In considerazione della sempre maggiore flessibilità dell’orario di lavoro adottato dalle aziende anche del gruppo Saras e tenuto conto delle richieste formulate in tal senso, sarà effettuata la fermata presso lo stabilimento Saras per le corse n’’ 1-3-8-10 della linea 134, con conseguente modifica del percorso effettuato.
È stata prevista la riorganizzazione di tutto il servizio scolastico (adeguamento di orari, fermate e percorsi) nei Comuni di Pula, Sarroch, Villa S.Pietro e la città di Cagliari, prevedendo anche il prolungamento del servizio verso il Policlinico/Cittadella Universitaria (come da richiesta dei Comuni di Pula e Sarroch). I nuovi orari modificati saranno pubblicati sul sito aziendale ARST SpA e nelle “news’’ relative alle variazioni”.
“Trovo questa situazione gravemente inaccettabile, soprattutto considerando che a fine maggio, per gli studenti, ogni singola giornata scolastica è cruciale: interrogazioni, esami, recuperi. Ma il disagio riguarda anche chi si sposta per motivi di lavoro o sanitari” prosegue la studentessa. “È inammissibile che un servizio per il quale paghiamo regolarmente abbonamenti mensili o annuali venga gestito con così poca chiarezza e comunicazione.
Credo sia doveroso da parte dell’azienda garantire il diritto alla mobilità, soprattutto in territori in cui il trasporto pubblico è essenziale per gli spostamenti quotidiani.
Mi auguro che questa segnalazione venga presa in considerazione e possa contribuire a evitare che situazioni simili si ripetano in futuro. E spero, almeno entro oggi, di ricevere informazioni certe sugli orari di domani”.












