I governatori fanno fronte comune e stoppano il premier Draghi sull’ipotesi di introdurre, all’interno del dpcm con la nuova stretta anti Covid in arrivo, il tampone anche per i vaccinati per accedere a stadi, discoteche, cinema e in generale nei posti al chiuso dove ci sono rischi di assembramento. Ma in attesa della cabina di regia di dopodomani, nella quale verranno messe a punto le nuove misure, le regioni iniziano a blindarsi anticipando le mosse del governo. Campania e Lazio, come il Trentino, hanno già introdotto l’obbligo di mascherine anche all’aperto, mentre sono ormai tantissimi i sindaci che fanno lo stesso nelle loro città, per esempio Paolo Truzzu a Cagliari, laddove non ci sono provvedimenti che coprano l’intero territorio regionale, come appunto in Sardegna. Un po’ dappertutto sono già stati annullati veglioni e feste in piazza, ma non mancano gli assembramenti soprattutto nelle vie dello shopping prenatalizio dove la gente abbonda e i controlli scarseggiano.
E intanto, arrivano i primi segnali preoccupanti sulle scuole. Il primario del Sacco di Milano Galli ha detto oggi che “se i contagi continueranno a crescere sarebbe opportuno prolungare le vacanze di Natale nelle scuole”. Ma già da settimane i dirigenti scolastici hanno mandato circolari ai docenti chiedendo loro di allestire le classroom per la dad in caso di chiusure a gennaio.
Fra le altre misure in discussione per contenere il contagio, la riduzione della durata del green pass a 6 mesi e l’estensione dell’obbligo vaccinale a tutti i lavoratori dal 2022.









