
Nasce un caso sul gemellaggio tra Sarroch e una città della Georgia: un patto di ferro che ha fatto letteralmente infuriare Tbilisi, E pra le autorità del paese chiedono di ounire sia Sarroch che Lanusei- La notizia è stata pubblicata oggi anche da Rai News, che scrive: “I due primi cittadini sono colpevoli, secondo Tbilisi, di contatti non autorizzati dalla Georgia con i sindaci di Tshinval, capitale dell’Ossezia del Sud, e di Gagra, una città di Abkhazia, situata sulla costa del Mar Nero. L’Ossezia del Sud e l’Abkhazia sono repubbliche secessioniste dalla Georgia, indipendenti sin dal 1991 e, in seguito alla guerra della Georgia contro la Russia del 2008, hanno ottenuto il riconoscimento diplomatico di Russia, Nicaragua, Venezuela, Nauru e Tuvalu. La legge della Georgia del 2008 “Sui territori occupati”, vieta tassativamente qualsiasi contatto diretto tra le autorità locali e stati esteri senza previa autorizzazione del governo georgiano. La stessa legge inoltre stabilisce che l’accesso sul territorio dell’Ossezia del Sud e dell’Abkhazia è autorizzato soltanto dal territorio georgiano e con il lasciapassare rilasciato da Tbilisi. Cittadini stranieri che entrano in quegli stati dal territorio russo con i visti d’ingresso osseti e abkhazi rischiano fino a un anno di reclusione qualora fossero scoperti in Georgia con i passaporti timbrati dalla polizia di frontiera osseta o abkhaza. Il 28 gennaio scorso David Sanakoev, ministro degli Esteri dell’Ossezia del Sud, ha reso noto che nel corso della visita in Italia Alan Alborov, sindaco della capitale osseta Tshinval, e Davide Ferelli, sindaco della città sarda Lanusei, hanno firmato un accordo di cooperazione nel campo di amministrazione municipale, tecnologie, risparmio energetico, lavorazione del legname e turismo. Tra poco si aspetta la visita di ricambio della delegazione sarda di Lanusei. Naturalmente questi contatti si svolgono senza alcuna previa autorizzazione da parte di Tbilisi. Inoltre un’altra cittadina sarda – Sarroch – ha firmato un accordo di gemellaggio con la città abkhaza di Gagra. Tutto ciò ha fatto infuriare Tbilisi. L’ambasciatore della Georgia in Italia, Kaha Siharulidze, intervistato dal giornale russo Izvestia, ha dichiarato testualmente: “Noi con insistenza ostacoleremo una tale autonomia delle autorità locali (sarde) riguardanti le iniziative non concordate con Roma”.