Strade buie e prive anche delle basilari misure di sicurezza: parte l’inchiesta di Casteddu Online che metterà in evidenza le problematiche delle strade sarde. La voce dei lettori, le ultime segnalazioni giunte dopo la pubblicazione di ieri https://www.castedduonline.it/strade-provinciali-poco-sicure-tra-samassi-e-serrenti-si-viaggia-al-buio/?swcfpc=1&fbclid=IwY2xjawHd5JFleHRuA2FlbQIxMQABHYknsl1ezA2Gkb_dhu4YumMrXfS9X25cUzvyDckYheSdJ2Uhamx4_khwhQ_aem_baijoVixirVg9gWpGDVzrw hanno messo in evidenza una seria problematiche che, ogni giorno, migliaia di automobilisti devono affrontare.
Strade buie al calar del sole, la segnaletica orizzontale è solo un vago ricordo, quella verticale a tratti, buche disseminate lungo il percorso come avvallamenti del manto stradale. E ancora: carreggiate che si allagano o piene di detriti, guard rail assenti come i dispositivi catarinfrangenti che sono diventati un miraggio. “Si naviga a vista”, insomma.
Da pochi passi da Cagliari in poi è un susseguirsi di segnalazioni, di richieste per avere la garanzia di poter percorrere le strade senza avere paura, soprattutto la notte, quando la visibilità è affidata solo ed esclusivamente ai fari delle macchine. Tra queste, la Ss 128, la Centrale Sarda, la più rapida che collega al cuore della Sardegna, quella che permette di risparmiare decine di chilometri a chi deve raggiungere i territori dell’entroterra. Suggestiva, tra paesaggi che si snodano tra natura e nuraghi, c’è chi la percorre dalla 131 sino a Isili “e, purtroppo, la segnaletica orizzontale è molto sbiadita ma, soprattutto, la notte è piuttosto pericolosa perchè ci sono molte rotonde al buio e, se posso, cerco di non percorrerla dopo il tramonto” spiega un lettore.
Ma il cammino tortuoso non si ferma qui: tra le varie segnalazioni spunta “la deviazione 387 verso Selargius”, la strada Assemini-Sestu, “in pessime condizioni, un tratto comunale privo di segnaletica, banchine e illuminazione, trafficatissimo anche da mezzi pesanti e cittadini che transitano a piedi e che risiedono in quel tratto” come la strada San Gavino- Pabillonis non scherza”. E ancora: Nuraminis-Samatzai, Assemini-Elmas, Gesico-Mandas, San Sperate- Villasor. “La notte prova ad andare da Serramanna a Nuraminis, saprai cosa vuol dire rischiare la vita” commenta un altro lettore, e per Serrenti-Serramanna “da incubo, questi giorni rientrando sembravo ubriaca e impaurita, non si vede niente, sbandavo perché non vedevo ed ero terrorizzata” ha espresso un’automobilista. Insomma, un tragitto da “amanti del genere horror”, “si rischia la vita” e si chiede soprattutto più sicurezza in, pressoché, tutte le strade, soprattutto le provinciali.











