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Stop a “rumore” e dance al Poetto, Delunas:”Era giusto mettere ordine”

di adminuser
2 Settembre 2017
in area-vasta, hinterland

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“Entro questo fine settimana firmerò un’ordinanza sindacale per mettere ordine agli orari degli eventi, spettacoli musicali e di musica dal vivo al Poetto di Quartu. Sarà molto chiara la differenza tra le serate cosiddette di “intrattenimento musicale ” con quelle definite come “serate danzanti”. Terrà conto delle norme sull’inquinamento acustico e di tutte le norme regionali e nazionali che entrano in gioco per regolamentare in maniera chiara ed inequivocabile la cosiddetta “movida”. I concessionari demaniali e retrodemaniali, convocati due settimane fa al Comune, sono già al corrente di questa mia decisione. A loro chiedo di rispettare, fin da questo prossimo weekend, le norme che tendono anche a salvaguardare tutti i cittadini”. 

Scritto nero su bianco, sul suo diario di Facebook e ufficializzato con una precisa ordinanza, la numero 42 datata 09/06/2017, il sindaco di Quartu, Stefano Delunas ha dettato una sorta di decalogo su quello che si può fare sul litorale e ciò che invece è tassativamente proibito: in buona sostanza però una “mattanza” per chi, in prossimità della spiaggia, ci lavora, soprattutto con la musica live e la dance. Per non parlare poi dell’intero indotto, tra camerieri, staff security, dj, pr, organizzatori, barman e via discorrendo. 

RICORSO AL TAR. Nel frattempo, voci ufficiali tra chi lavora nei chioschi e stabilimenti, parlano di un ricorso “collettivo” avanzato dagli stessi gestori ai giudici del Tar per capire in buona sostanza se l’ordinanza può essere annullata, non sarà facile, ma per chi sta dietro il banco appare per ora l’unico tentativo da fare. Legittimo e urgente.

Ma è lo stesso Delunas che contro ribatte: “Intrattenimento musicale non significava e non significa far virare le serate di musica dal vivo in serate da discoteca. I controlli e le sanzioni da parte della polizia dell’anno scorso sono derivati da questo. Appare ovvio che per poter fare discoteca è necessario avere le autorizzazioni. Che non da il Comune bensì la Questura”. 

CALA IL SIPARIO. All’una del mattino cala il sipario, attività danzante e rumore devono cessare di esistere. I commenti sulla bacheca dei social riferiti al primo cittadino e alla sua tanto discussa decisione, non si sono fatti attendere: “Caro sindaco, sono un padre preoccupatissimo per l’ordinanza incomprensibile fatta da voi, sicuramente queste notti d’estate sarà un estate di preoccupazioni a causa dei nostri figli che sicuramente non torneranno a casa alle 01.00 ma sicuramente viaggeranno durante la notte per andare in altri località con il rischio che ne consegue per l’incolumità dei stessi ragazzi. Mi auguro eh questa decisione assurda venga revocata” E ancora “lei parla di salvaguardia dei cittadini? Giusto per capire : 500 posti di lavoro fra sicurezza, barman,dj, organizzatori e camerieri, un indotto di circa 4/5 milioni di euro lordi o poco più. È verissimo che la legge parla chiaro,ma è anche vero che il sindaco ha delle responsabilità nei confronti di tutti i cittadini ,si assuma le responsabilità e estenda l’orario almeno alle quattro,lei può farlo e lo sa benissimo, per quanto riguarda l’impatto acustico ambientale è giusto regolamentare , basterebbe un controllo sui decibel e delle barriere acustice adeguate ovviamente i locali dovranno adeguarsi. Se blocchiamo il Poetto d’estate blocchiamo anche il lavoro di molti giovani , non creiamo altra disoccupazione…sono convinto che lei troverà una soluzione meno drastica”.

Per l’organizzatore dei Vanity, Antonio Spiga: “Non ha proprio senso creare un’ordinanza così rigida in una zona del litorale dove non ha abitazioni vicino.L’hanno scorso ha dato il via libera per la musica 24 ore su 24, quest’anno rigide restrizioni acustiche… ma secondo lei le case degli abitanti di Quartu si sono spostate vicino ai chioschi in un anno”. Per Mario Podda, DeJaV, “cit. Quartu come Ibiza. I grandi titoli valgono solo qualche settimana? Speriamo che duri così poco anche questa sua ordinanza. Caro Sig. Sindaco tante famiglie che lavorano e ruotano intorni ai “chioschi”,  rimarranno senza lavoro , e tanti giovani e non saranno per strada per colpa sua Grazie per aver messo in moto un’ atto cosi’ inutile.Cosa pensa di risolvere facendo terminare d’estate all’01.00 tutte le attività ? Il suo obbiettivo e’ di far diventare il nostro bellissimo Litorale e le sue attività un ospizio.

Noi non ci stiamo, non ci stanno tutti i clienti e amici che credono nelle attività imprenditoriali quartesi del litorale. Caro Sindaco, sono un cittadino quartese che abita a ridosso delle saline, l’estate scorsa, nessuno del vicinato si è lamentato a riguardo della musica, me compreso. Non capisco per quale motivo si debba distruggere un’economia in forte espansione, l’anno scorso tutto il turismo notturno si è riversato sulla costa quartese, visto che il caro sindaco di Cagliari ha impedito, come lei vuol fare ora, l’intrattenimento notturno. Ora mi chiedo a quale scopo tutto questo? Non le è bastato vedere quale moria generale versa su Cagliari? Vogliamo far scappare quella parte di turismo giovane che già oggi scarseggia? Vogliamo cancellare tutti quei posti di lavoro che crea questa onda di attività notturna? Mi auguro che lei ci ripensi alla grande stupidaggine da lei firmata. Saluti un cittadino quartese.

Roberto Loi, Eleuthera Events: “Sig.Sindaco.. ho sempre avuto tanta stima in lei.. ma un ordinanza cosi rigida mette in ginocchio tutte le attività del litorale.. dopo tanti investimenti sacrifici è pazzesco che non si possa sfruttare un litorale cosi bello… tenendo conto che è meglio concentrare tutto in un polo che lasciare migliaia di giovani in giro per la città allo sbando… come e’ altrettanto pazzesco in campagna elettorale tanti buoni propositi per poi ritrovarci per l’ennesima volta massacrati… diamo centinaia di posti di lavoro.. le stesse persone che oggi si lamentano son le stesse che hanno creduto in lei , e’ la distruzione di un divertimento che ritengo sano… spero vivamente che si arrivi a un compromesso per il bene della nostra comunità.

 

Tags: danceordinanzaPoettoStefano Delunas
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