Non sono confortanti i dati emersi dal rapporto della Società geografica italiana “Paesaggi sommersi”. Entro il 2050, infatti, il 20% delle spiagge italiane rischia di essere sommerso dal mare, è il 40% entro il 2100. Questo, chiaramente, è relativo a fenomeni importanti in aumento negli ultimi anni, in primis l’ innalzamento dei mari.
Tra le zone più a rischio anche Cagliari e Oristano, oltre che l’Alto Adriatico, la costa tirrenica e il Gargano.
Le conseguenze sarebbero fortissime anche per gli abitanti delle zone coinvolte e circa 800mila rischiano di dover andarsene e restare senza casa.
Come spiega il report dettagliato di 250 pagine, il focus del problema è la crisi climatica, che ha “un impatto enorme sulle aree agricole costiere con un’accelerazione dei processi di salinizzazione che imporranno pesanti strategie di adattamento e sui litorali urbanizzati. Secondo stime inedite sono 800mila le persone che vivono in territori sotto il livello del mare atteso e che rischiano processi di ricollocazione, o che dovranno essere protetti da difese costiere artificiali sempre più pervasive”.
Ma, come precisa il presidente della Società Geografica Italiana Claudio Cerreti “cerchiamo di non alimentare allarmismi e catastrofismi; al contrario, proviamo a proporre ai decisori politici un quadro equilibrato e, su quella base, possibili interventi di mitigazione dei problemi.”











