Fine pena mai. Massimiliano Farci, il 55enne di Assemini accusato di avere ucciso, nel 2019, l’ex compagna Speranza Ponti ad Alghero, nascondendo il cadavere nel cespuglio di una collinetta alla periferia di Alghero, è stato condannato all’ergastolo e a 18 mesi di isolamento diurno. I giudici hanno accolto per intero le richieste dei pubblici ministeri Beatrice Giovannetti e Angelo Beccu. La sentenza è arrivata dopo tre ore di camera di consiglio ed è stata letta davanti a Farci, presente in aula. La sua versione non ha mai retto: il cinquantacinquenne, infatti, si è sempre dichiarato innocente sostenendo che la donna avesse deciso di togliersi la vita e di avere trovato il suo cadavere in casa. La Corte d’Assise di Sassari non ha avuto dubbi, Farci è stato già riaccompagnato in cella.
Un delitto macabro e che aveva scosso molto l’opinione pubblica, quello di Speranza Ponti. All’inizio, infatti, erano stati lanciati appelli legati alla scomparsa della donna, 50 anni al momento della morte, originaria di Uri. E per Farci si tratta del secondo ergastolo, dopo quello che gli è stato inflitto per l’uccisione di Roberto Baldussi, 34enne di San Sperate, commesso nel 1999. Al momento dell’uccisione di Speranza Ponti si trovava in regime di semilibertà.











