Ha il Covid dall’undici gennaio e, da quel giorno, non sa come disfarsi dei rifiuti. Una 75enne di Cagliari, vedova, vive isolata nel suo appartamento di via Dante. Gli unici contatti sono telefonici con la figlia, Simona Garau, 47 anni. Da due settimane, ormai, la figlia sta cercando di fare in modo che, all’anziana madre, le vengano garantiti i ritiri della spazzatura. Ma una semplice richiesta si è ormai trasformata in un’odissea: “Una situazione incresciosa”, tuona la Garau, “mia madre vive da sola, ho già mandato una email il venti gennaio agli uffici dell’Igiene del suolo per chiedere informazioni. Mi hanno risposto solo ieri mattina, dicendomi che avrebbero iniziato ad effettuare il ritiro della spazzatura il ventisette gennaio, quattro volte alla settimana. Mia madre dovrebbe depositare i mastelli la sera prima, con un cartellino sopra con la scritta ‘indifferenziato sanitario'”, racconta la 47enne. Ma qui, stando a quanto dichiara, sorge un problema con la P maiuscola: “Mia mamma non è vaccinata, è isolata e deve stare in isolamento. Come può scendere sino al portone del palazzo con i mastelli?”.
“Ho richiamato per chiedere spiegazioni, dal Comune mi hanno fatto sapere che, per avere il ritiro al piano, devo mandare una email ad una cooperativa. Fatto, ma non ho mai ricevuto risposta. Come dobbiamo fare? Mia madre ha i balconi invasi dalla spazzatura, eppure ha sempre pagato anche la tassa sui rifiuti”.








