Soru contro Soru, ovvero figlia contro padre. La battaglia per il candidato presidente del centrosinistra alle prossime elezioni regionali in Sardegna diventa (anche) una questione di famiglia. E’ Camilla, consigliera comunale del Pd a Cagliari con non nascoste ambizioni in scala regionale, a sbarrare la strada alle mire di suo padre Renato, che da qualche settimana ha detto di essere già candidato alla presidenza della regione.
“Non condivido alcun tentativo personalistico di affermare la propria candidatura persino a costo di mettere a rischio l’unità della coalizione, favorendo chiaramente l’affermazione della destra, che tanti danni ha causato alla nostra isola negli ultimi cinque anni. Esiste un solo modo per salvare la Sardegna da ulteriori anni di governo scellerato: restare uniti. Tutto il resto rimane nel perimetro dell’irresponsabilità”, dice senza mezzi termini Camilla. “Personalmente ho consigliato a mio padre, che tanto ha dato alla politica e alle istituzioni sarde, di mettersi generosamente al servizio di un progetto collettivo favorendo e supportando l’individuazione di una guida fresca, competente e innovativa per la nostra Regione- fa sapere la dem- Questo è quello che farò io”.
Infine, sull’ipotesi primarie. “E’ vero che sento la nostra segretaria, che la sostengo, ed è vero che l’ho incontrata la scorsa settimana a Roma, senza sentire il bisogno di dare pubblicità all’incontro. Le ho semplicemente confermato quanto sta facendo il Partito Democratico in Sardegna, guidato dal segretario regionale Piero Comandini, col mio pieno accordo e sostegno“.
Come Pd “abbiamo prima, in seguito a un documento approvato dalla direzione regionale, chiesto alla coalizione di prendere in considerazione le primarie. Una volta riscontrata l’indisponibilità della maggior parte dei partiti e movimenti alleati, a partire dal più grande (il M5s), l’assemblea regionale in programma sabato esaminerà, e mi auguro approverà, il metodo scelto dalla coalizione per individuare la sua guida da proporre ai sardi”, conclude Camilla Soru.
Se sia una dichiarazione concordata, come alcuni sostengono, per poi spianare la strada ad Alessandra Todde, sarà chiaro nei prossimi giorni.













