“Alessandra Todde continua a mentire. L’ha fatto negando il suo ruolo nell’assalto eolico alla Sardegna, lo fa ancora – e pure oggi alla radio – con la bugia stantia del voto utile, cercando di nascondere il progressivo crollo di consensi suo e della sua coalizione. Le destre non si battono chiedendo agli elettori di inghiottire imposizioni esterne, intrighi e spartizioni spudorate, si sconfiggono con idee e progetti alternativi. E Todde e i suoi non ne hanno. Distraggono gli elettori con i siparietti di Giuseppe Conte, il trasformista per eccellenza. Ieri con Salvini a speronare le navi dei più poveri in cerca di salvezza nel Mediterraneo, oggi finto leader della sinistra, domani chissà”. Renato Soru, ad Alessandra Todde, non le manda certo a dire. E replica alle dichiarazioni della candidata presidente dei 5 stelle, che non risparmia attacchi anche molto pesanti nei suoi confronti.
“Todde è la prestanome delle vecchie facce che hanno governato e sgovernato la Sardegna negli ultimi 15 anni, quelle degli accordi sottobanco e delle mancette clientelari. È una donna usata da una classe politica di uomini per fingere novità e cambiamento inesistenti. È la viceré inviata da Roma a mantenere mansueta e asservita la Sardegna”, incalza Soru. “È quella pronta a tutto, anche a scomodare una defunta che non può risponderle pur di giustificare le sue strumentalizzazioni”, aggiunge riferendosi alla più volte citata Michela Murgia, chiamata in causa da Todde per attaccare Soru a proposito dell’argomento clou di questi giorni, ovvero il voto utile.
“L’unica novità siamo noi, il nostro progetto è l’unica proposta politica credibile per sconfiggere Truzzu e Giorgia Meloni.
È diventato chiaro ogni giorno di più, Todde e i suoi spin doctor romani hanno fatto male i conti. I sardi stavolta non si faranno prendere in giro”, conclude Soru.












