Mercoledì 5 marzo, alle ore 11.00, presso il Palazzo del Consiglio Regionale in via Roma a Cagliari, si svolgerà una manifestazione e una conferenza stampa indetta dal comitato dei 26 Operatori Socio Sanitari esclusi dalla stabilizzazione da parte della ASL 8 di Cagliari. L’obiettivo dell’iniziativa è denunciare l’ingiustizia che circonda questi operatori, i cui sforzi e sacrifici durante i periodi critici della pandemia di Covid-19 non possono essere dimenticati.
“Nonostante il grande impegno dimostrato da dai nostri OSS, che hanno messo a rischio la propria salute per prendersi cura delle persone bisognose, le istituzioni continuano a rispondere solamente con “chiacchiere”. Da diversi mesi, il sindacato USB Sanità ha lavorato attivamente per sostenere gli OSS, che hanno dimostrato una condivisione di intenti creando un comitato che possa far ampliare la loro voce e protestare contro l’assenza di attenzione e rispetto ricevuta. È inaccettabile che, sebbene questi operatori siano stati inclusi nella graduatoria definitiva e ancora valida con priorità assunzionale per 137 idonei, ben 26 di loro si trovino ancora in una condizione di precarietà, privati del diritto a un lavoro stabile e ridotti a “fantasmi” nel mercato del lavoro.
Le istituzioni devono quindi rispondere a questa emergenza umana e sociale. Non possiamo tollerare che i sacrifici e il valore di questi operatori vengano ignorati. La dignità del lavoro è direttamente collegata al rispetto delle professionalità coinvolte: è fondamentale che le autorità forniscano risposte concrete a queste esigenze. È cruciale che la voce di questi operatori venga ascoltata e che venga attuato un piano di stabilizzazione immediato attraverso la graduatoria valida.
Durante la manifestazione, i 26 OSS, supportati dal sindacato USB Sanità, ribadiranno con determinazione il loro diritto a un lavoro dignitoso e stabile. La mobilitazione continuerà fino a quando le istituzioni non garantiranno il rispetto, la valorizzazione e l’assunzione di questi professionisti.
Questo evento ha lo scopo di richiamare l’attenzione sui diritti fondamentali dei lavoratori nel settore sanitario, già provato da anni di tagli e riforme inadeguate. È fondamentale riconoscere che la salute pubblica non dipende solo dalle strutture sanitarie, ma anche dalla qualità e dalla stabilità del personale che vi opera. Investire in questi professionisti è imprescindibile per garantire un servizio di qualità e per rendere giustizia a chi ha dedicato assistenza e cure agli ammalati nei momenti più difficili”, spiega Gianframco Angioni, referente regionale di Usb Sanità.











