Come l’anno scorso, come due anni fa e il “filo dei ricordi” potrebbe essere dipanato ancora a lungo, indietro nel tempo. Notte si Ferragosto, assalto alla spiaggia di Genn’e Mari, a Sinnai. Tanti giovani si sono ritrovati per dare vita a un campeggio abusivo, con tanto di tende in riva al mare. E solo all’alba sono intervenuti gli agenti della polizia Locale. Ogni anno è così, e ancora una volta protestano i residenti: “Come non si deve ‘amministrare’ una località turistica?Chiedete al sindaco di Sinnai, Tarcisio Anedda, e all’assessore al Turismo Marta Sarigu. Una delle località più belle del sud Sardegna, lasciata in balia di chiunque, spazzatura dovunque, strade devastate, illuminazione pubblica spenta. Oggi in spiaggia abbiamo il seguente menù: spazzatura dovunque, escrementi freschi, qualche vomitata di giornata. E la polizia Municipale arriva a festa finita”, così si legge nella pagina Facebook dedicata alle spiagge sinnaesi.
E la minoranza in Comune rincara la dose con un lungo comunicato su “Sinnai Libera”: “Continua, infischiandosene delle disposizioni di legge e delle vane ordinanze del nostro sindaco, il bivacco di centinaia e centinaia di ragazzi e ragazze che si danno appuntamento per festeggiare una sorta di capodanno estivo al mare. Il nostro gruppo consiliare con scritti pubblicati in questa pagina aveva avvertito e cercato di scongiurare quello che sembra ormai un fenomeno inarrestabile. Già, perché non basta che arrivino prima delle 7 del mattino due pattuglie di polizia locale: le ordinanze sono state disattese. Al piú puó essere rilevata qualche contravvenzione. Chissà quante durante i gentili inviti allo sgombero? Comunque senza un adeguata e disincentivante attività contravvenzionale le guardie avranno solo la funzione di suonare la sveglia ai ragazzi. Proponiamo per l’anno prossimo che arrivino in forze per portare anche qualche vassoio di paste e il capuccino a tutti. Con i ringraziamenti della giunta Anedda per avere scelto il territorio marino di Sinnai, sia pure per una notte, e avere lordato di spazzatura e deiezioni le bianche sabbie. Un bel biglietto da visita, signora assessora al turismo (al rovescio) per le famiglie residenti che hanno scelto di trascorrere le loro vacanze a Gennemari. Anche a lei il premio Attila per la sua inesistente funzione promozionale”.











