“Non possiamo chiedere ai visitatori di contribuire economicamente al turismo di Sinnai se contemporaneamente nelle nostre località turistiche e nel territorio comunale persistono gravi carenze strutturali”, spiega Aldo Lobina, “Sinnai Libera”.
Mare e montagna, un binomio perfetto che attira migliaia di turisti ogni anno, soprattutto in estate. Un ampio territorio da vivere, insomma, e per la giunta Pusceddu è arrivato il momento di guardare oltre, ossia di applicare la tassa di soggiorno ai fruitori del territorio. Un piccolo contributo giornaliero che si aggiunge al costo della permanenza nelle strutture turistiche alberghiere, una pratica già adottata pressoché ovunque e che permette ai Comuni di ottenere introiti non indifferenti da utilizzare, poi, per migliorare i servizi da offrire. Si discute oggi in consiglio l’argomento che, sinora, ha creato dubbi e perplessità tra le file della minoranza.
Lobina: “Non abbiamo pregiudizi sull’imposta di soggiorno in sé, uno strumento legittimo e diffuso in molti comuni turistici. Abbiamo invece il dovere di chiedere coerenza tra l’imposizione fiscale e la qualità dei servizi realmente offerti” spiega il consigliere. Tra i servizi offerti, “un sistema di raccolta differenziata talora poco efficiente e segnaletica turistica con accumuli e disservizi che si acuiscono nei mesi estivi; la mancanza di bagni pubblici, aree attrezzate;
problemi irrisolti del sistema fognario e depurativo; assenza di interventi visibili di manutenzione e decoro urbano nelle zone a più alta vocazione turistica come Solanas,Torre delle Stelle. Prima di introdurre un tributo che dovrebbe qualificare Sinnai come “località turistica” occorrerebbe dimostrare nei fatti di esserlo, con servizi funzionanti, spazi curati, pulizia, sicurezza e accoglienza degna di questo nome. Solo allora l’imposta di soggiorno sarebbe percepita come un contributo equo e utile e non come un prelievo ingiustificato”.
All’Amministrazione viene quindi chiesto di presentare “un Piano triennale di interventi turistici vincolato al gettito dell’imposta, che garantisca trasparenza e rendicontazione pubblica annuale delle somme riscosse e spese, che istituisca un Osservatorio permanente con la partecipazione delle categorie e dei cittadini, per verificare insieme che ogni euro riscosso torni a beneficio del territorio.
Solo con una gestione chiara, partecipata e orientata ai risultati sarà possibile trasformare un’imposta in un vero investimento per il futuro turistico e ambientale di Sinnai”.













